Poesie Poesie Verbali — 24 Novembre 2009
In grata
una poesia di Nadia Cavalera
Brucerei e smantellerei io la casa
mattone dopo mattone sin nelle fondamenta
precludendomi qualsiasi possibile ritorno
E sradicherei strade e ponti della mia città che casserei anche dal ricordo
riducendomi lontan’esule in un’umile stanza
se solo potessi ridare l’uomo a se stesso
ricreargli il biondo sorriso pieno del fieno
se solo potessi vederlo cadere e rialzarsi da solo
saperlo sicuro nella vita
anche dopo la mia dipartitaE tu assisa sulla catastrofe (salvo il nido e l’aquilotto)
cieca l’aria di pensieri tesi
frantumi le uniche mani coi ceri
cianci sputi di ripicche e invidie
speculi carezze monetarie
e ignori non ti godi la vera ricchezza ai tuoi piedi
(: la mancanza di etica pubblica si specchia nell’individuale
e spunta nella difficoltà la verità naturale)
una poesia di Nadia Cavalera
Brucerei e smantellerei io la casa
mattone dopo mattone sin nelle fondamenta
precludendomi qualsiasi possibile ritorno
E sradicherei strade e ponti della mia città che casserei anche dal ricordo
riducendomi lontan’esule in un’umile stanza
se solo potessi ridare l’uomo a se stesso
ricreargli il biondo sorriso pieno del fieno
se solo potessi vederlo cadere e rialzarsi da solo
saperlo sicuro nella vita
anche dopo la mia dipartitaE tu assisa sulla catastrofe (salvo il nido e l’aquilotto)
cieca l’aria di pensieri tesi
frantumi le uniche mani coi ceri
cianci sputi di ripicche e invidie
speculi carezze monetarie
e ignori non ti godi la vera ricchezza ai tuoi piedi
(: la mancanza di etica pubblica si specchia nell’individuale
e spunta nella difficoltà la verità naturale)
Palazzo Bentivoglio, 24 novembre 2009
Commenti recenti