News — 20 Gennaio 2014

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LAMPEDUSA DEGLI SBARCHI
Noi Rebeldìa 2013.0.1.https://www.nadiacavalera.it.

 

Lampedusa -mi disse- è lontana nella notte
Feroce.  è isola  è sogno  impasto di
Mare  e  di vento africano  arso
Mediterraneo.  sostiene questa cieca
Speranza in cui…  puoi anche annegare

sapremo di sapere aver saputo
tremando tremeremo aver tremato
annego se nuotando avrò nuotato
raccoglieremo reti e non vorremo
preghiere avendo pianto piangeremo

viaggi: sconosciute l’isola e la barca
dossier:  deportati al porto, corpi venduti
maree di corpi in mare, corpi mai  sbarcati
volti svolti, un urlo senza passaporto
e onda in esilio Fetma moriva Lampedusa

Vita il mare arrecò alla terra e nel mare cessò la mia
Come pesce polmonato in ventimila strisceremo
Sulla tua sabbia bianca e fine,
clessidra dei tempi saliremo le tue dune
Gli occhi dilatati di giustizia nella lingua il sale del dolore

di isole promesse voleva bisbigli e vita mutata
salvata – una cattedrale di figlie e risa in nuove lingue
essere nel rosa che invade i fenicotteri a luglio
il tempo reiterato oltre le mura in fiamme, la battaglia
la battigia-  (io, lei) un’anima curvata che potesse approdare

non son’io quella terra sui morti storti
ch’a mani tese mi chiedono la vita lasciata per
un futuro d’acqua muro Io sono la berta che canta
la prateria il falco ch’incanta la gariga il cervo
ch’intriga la prateria la caretta caretta mia diletta

Smarrita e le stelle nascoste e gelida è la notte e a branchi l’Umanità
dolorose orme nel buio oltre l’assassinio della luce scruto della notte il termine
nessun indizio di alba gloriosa tracce di colore soltanto
ma ancora abbaglia clandestina la luce da gocce di rugiada in fragili tele di ragno
resiste il sogno in piccoli splendori forgia il Nuovo la fatica del fare nostro quotidiano

non volevo io essere quella che ero
quello che tutti eravamo non mi serviva
che per piangere i morti in poesia e
sentendomi assolta scrivendo versi
dar loro a voce a me serviva – non a loro

Le loro voci inghiottite dalle onde, e le bocche
Che dolore può esprimere una voce salva
Le mie parole non toglieranno le onde dai loro corpi
E non metteranno aria nei polmoni gonfiati di sale
Solo la morte li ha salvati, mentre NOI dormivamo sereni

è comunque nel vuoto delle stanze che si aprono silenzi
si indugia per testardaggine sguardando il mare
le spalle serrate al muro ascoltando la risacca
la ciotola di cristallo sul davanzale colma di grida
non restano che gesti a ricalco le dita appena ripiegate     così

cantavamo prima di partire cantavamo
partono i bastimenti cantavamo
terra di sogni e di chimere prima di partire
cantavamo per non tornare    ora
nessuno canta più e molti non arrivano mai

 

Modena, 20 gennaio 2014

Il soggetto poetico collettivo e anonimo “Noi Rebeldía 2014.0”

e le regole di partecipazione

 

“Noi Rebeldía” è il nome di un soggetto collettivo poetico che si sperimenta nella costruzione di un testo collettivo poetico comune e in rete. Un’operazione costruttiva dove il soggetto e la soggettività singolare del singolo poeta, chiamato a partecipare, si presenta come “io noi”, ovvero una voce che parla con la voce del gruppo. Un’intelligenza e una volontà collettiva che, allegoricamente attraversate e motivate da un “disinteresse-interessato” per il “bene comune” e la “poesia bene comune”, sono orientate a una produzione poetica in cui le scelte estetico-simboliche e/o linguistico-semiotiche siano “sema” etico-politico e antagonismo sociale, e la potenza d’uso della poesia, della lirica, non sia più deprivata dell’impegno.

Del fare poesia e “lirica” dell’impegno comune, il soggetto po(i)etico “Noi Rebeldía”, praticando due diverse procedure – la prima proponendo innesti a partire da un testo già compiuto; la seconda dalla proposta di un incipit di 5 versi che altri 11 partecipanti, muovendosi all’interno del nucleo semico proposto come significanza pratica essenziale, dovevano proseguire con altri innesti di 5 versi ciascuno –, ha dato prova di fattibilità con WE ARE WINNING WING (“Noi Rebeldìa 2010”: retididedalus.it) e L’ORA ZERO (http://www.retididedalus.it/Archivi/2013/maggio/LUOGO_COMUNE/4_multitesto.htm).

 L’ora zero, come è stato per We are  winning wing, è messo online su www.retididedalus.it, e proposto, ad altri siti e blog di poesia (italiani e non italiani).

Oggi, 2014, l’esperienza e la sperimentazione del “Noi Rebeldía”, il soggetto po(i)etico collettivo e anonimo, continua a proporre l’impegno e la sfida sia raccogliendo altre adesioni nella rete, sia trovando altri siti per mettere in video e ascolto il maturato della propria azione poetica “comune” e conflittuale. I testi collettivi anonimi, compreso l’incipit iniziale, saranno di 11 lasse ognuno.

Ogni gruppo che condivide l’esperimento e partecipa come “Noi Rebeldía” deve rispettare le regole seguenti: 1) la composizione deve coinvolgere 11 poeti diversi; 2) ogni lassa (delle 11 finali) deve avere solo 5 versi; 3) il poeta che prende l’iniziativa e contatta gli altri terrà in serbo i nomi di ciascuno e non li renderà pubblici; 4) una nuova composizione, dove nasce una nuova iniziativa, se si vuole, può prelevare una sola lassa di 5 versi dai testi già in rete e sviluppare un nuovo testo di 11 lasse (coinvolgendo naturalmente solo altri 10 poeti diversi); 5) ogni pubblicazione deve essere firmata (cfr. eventualmente il sito di Nadia Cavalera) come segue: Noi Rebeldía 2014.0.1 seguito dall’indirizzo (url o bolg) ospitante; 6) se lo stesso sito ospita un altro testo la numerazione deve essere progressiva: Noi Rebeldía 2014.0.2 + l’indirizzo (url o bolg) ospitante. Ogni iniziativa è invitata al rispetto delle regole proposte. Si prevede anche la possibilità di un’edizione cartacea dei lavori, rendendo pubblici tutti i nomi (ma senza legarvi la paternità o maternità delle singole lasse; le versioni rimarranno sempre come testi collettivo-anonimi). Ogni poeta che prende l’iniziativa, nel contattare gli altri, è opportuno che comunichi quanto alle regole.

 

 

Noi Rebeldía in rete:

 

  1. www.retididedalus.it “Noi Rebeldìa 2010”:  we are winning wing)
  2. www.retididedalus.it (“Noi Rebeldìa 2010.1.1”; we are winning wing
  3. http://www.retididedalus.it/Archivi/2013/maggio/LUOGO_COMUNE/4_multitesto.htm (Scritture collettive-L’ora zero)
  4. http://www.retididedalus.it/sommario%20sito.htm (Scritture collettive-L’incesto politico)
  5. https://www.nadiacavalera.it/news/2014/lampedusa-degli-sbarchi.html
  6. https://www.nadiacavalera.it/news/2014/dalle-terre-mafiomorre-testo-collettivo-anonimo.html
  7. Noi Rebeldìa 2014.0.3.https://www.nadiacavalera.it. VITA INACTIVA, testo collettivo anonimo
  8. http://www.levania.it/index.php?option=com_content&view=article&id=39:esperantilla-testo-collettivo-anonimo&catid=17&Itemid=144 (Esperantilla)
  9. http://www.levania.it/index.php?option=com_content&view=article&id=36:europa-gossip&catid=16&Itemid=143
  10. http://www.argonline.it/index.php?option=com_content&view=article&id=744:il-patto-matto&catid=5:pezzi-di-vetro-versi&Itemid=27(IL PATTO MATTO).
  11.  http://www.poesia2punto0.com/2014/04/07/noi-rebeldia-2014-testo-collettivo-anonimo/ (FOEMINA, aprile 2014)

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