Blog News — 03 Maggio 2011
Marcella Continanza e Jorge Luis Borges

Il Festival di poesia europea a Francoforte sul Meno è firmato dall’italiana Marcella Continanza

di Nadia Cavalera

Forse la poesia, specialmente se non meditata, autentica, non salverà il mondo, come si favoleggia ancora tra i più nobili spiriti ingenui. Ma sicuramente può contribuire molto alla sua comprensione. A capirne le dinamiche interne di vita e morte, le pulsioni attuali di un frenetico istinto d’autodistruzione. Può servire a fortificare negli individui che la frequentano la volontà di un cambiamento che ci garantisca una sana sopravvivenza.

Ben vengano dunque tutte le iniziative sulla poesia se supportate da questi sentimenti.
Come quella che prende il via domani, 4 maggio, a Francoforte sul Meno, che mira a sottolineare e potenziare l’unione tra i popoli in nome della parola pensata, la parola che scolpisce la realtà che ci circonda.
Ne è garante la sua organizzatrice, Marcella Continanza, originaria della Basilicata, giornalista professionista in ambito culturale, presso più testate, nel nord Italia, appassionata di cinema (sua la prima rivista in quest’ambito), sensibile poetessa (diverse le raccolte liriche) e da oltre vent’anni a Francoforte sul Meno. Qui, entrata subito in contatto col gruppo della letteratura italiana in Germania, ha poi fondato nel 1997 il giornale Clic! Donne 2000 (ne è direttrice responsabile), e ha contribuito in maniera determinante alla nascita del gruppo Donne e poesia, che s’impegna a diffondere la scrittura creativa tra le italiane in Germania.
L’edizione che partirà domani, complessa e articolata ma di buon livello, è la quarta. Ed ha ricevuto il riconoscimento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha inviato per l’occasione una medaglia.
Tutto il programma dettagliato (ma anche lo storico) sul sito http://www.festival-poesia-europea.de/,
dove in home page campeggia una  lontana foto della Continanza con Borges, rientrante nell’archivio della famosa fotografa e scrittrice Carla Cerati, e da cui si evince tutta la sua carica energetica positiva, ad oggi ancora integra.

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