Blog — 17 Luglio 2012

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/07/17/news/universita-ingv-e-il-sismografo-sballato-1.5417747


Università, Ingv e il sismografo sballato

Novi. La docente Fontana e la discrepanza di magnitudo: «Mi fido dei dati ufficiali. Forse era guasto»
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NOVI. Le misurazioni, discordanti rispetto a quelle dell’Ingv, del sismografo indipendente del farmacista Giovanni Casari hanno suscitato un intenso dibattito. Misurazioni che segnalano una magnitudo più elevata se confrontate con quelle ufficiali dell’istituto nazionale. Per fare chiarezza ecco l’analisi della professoressa Daniela Fontana, titolare della cattedra di Geologia al dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio.
«Si è diffusa erroneamente l’idea che con una magnitudo inferiore a 6, misurata su scala Richter, non scattino i rimborsi da parte dello Stato e, pertanto, la magnitudo sia stata sottostimata di proposito. È una notizia infondata perché lo Stato, a seguito di un decreto per il terremoto in Abruzzo prevede risarcimenti in caso di terremoto superiore al grado 6 della Scala Mercalli (non Richter) che valuta l’entità dei danni. Per essere chiari, a seguito di questo sisma, a parità di magnitudo, hanno avuto sicuramente danni superiori a 6 Mercalli i Comuni della Bassa, ma non Modena. Per arrivare alle misurazioni effettuate da Casari: esorto il farmacista a contattare i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per cercare una motivazione allo scostamento dei suoi risultati. Le rilevazioni di Casari, effettuate da un solo sismografo, anche se posizionato sull’epicentro del sisma, possono dare misure con un certo margine di errore. La misura della magnitudo infatti richiede una rete complessa, tarata su scala nazionale e internazionale, di strumenti collegati che insieme forniscono un dato attendibile. Non è escluso che il sismografo di Casari, i cui dati coincidevano con quelli ufficiali fino al 24 maggio, dopo la prima scossa possano avere avuto problemi di taratura dovuti proprio alle prime violente scosse, essendo situato in un solaio. In ogni caso – continua la docente – i dati Ingv coincidono con quelli rilevati dall’Usgs, il sito americano ufficiale che costituisce fonte autorevole nella rilevazione dei terremoti». E sullo scostamento rilevato con il sito nazionale britannico (earthquakes.bgs.ac.uk) che ha calcolato pari a 6 la magnitudo del sisma del 20 maggio, va specificato che la magnitudo viene riportata con un margine di errore che, per la scossa del 20 maggio, aveva un margine di errore dello 0.2».
Serena Arbizzi

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