Blog — 29 Maggio 2014

 

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POETI DELL’EUROPA: L’ANIMA DI UN CONTINENTE A FRANCOFORTE PER IL FESTIVAL DELLA POESIA EUROPEA

GIOVEDI’ 29 MAGGIO 2014  17.00

Francoforte/aise/ -Ha chiuso il 26 maggio la settima edizione del Festival della Poesia Europea di Francoforte sul Meno con la visita al “Goethe Museum”, un pellegrinaggio, un percorso nel cuore della casa natale del Grande Poeta seguito dal “Convivio” al ristorante “Gennaros” dove si è continuato a parlare di poesia. Donatella Bisutti che ha rappresentato l’Italia,  ha letto dal suo nuovo libro “Un amore con due braccia”, “un caleidoscopio nel quale si risvegliano e confluiscono le nostre solidarietà amorose, certi ricordi di amore e disamore che sprizzano ancora scintille, e la nostalgia di quella lunga e sofferta battaglia che è appunto, per tutti, l’amore” come ha scritto nella prefazione la poeta Maria Luisa Spaziani. Il libro, con altre liriche della Bisutti rilette in tedesco dalla poeta Barbara Höhfeld, era già stato presentato domenica 25, nell’incontro “Caffè col Poeta”, ma durante il “Convivio” ci siamo resi maggiormente conto della fisionomia inconfondibile della sua poesia. La quiete di Titos Patrikios ha aleggiato sul Festival come la sua saggezza-forza venuta fuori nell’acceso e polemico dibattito sul tema: “La Poesia nell’unità dell’Europa” al Café Wiesengrund il 24 maggio ma i confronti sono necessari anche tra i contrasti. Dibattito che ha sottolineato come la poesia sia essenziale per avvicinare e creare quella coesione sociale tra i diversi popoli europei. Ha moderato il poeta Hartmut Barth-Engelbart. Così, se c’era un velo di malinconia nel  „Convivio“ perché di lì a poco partivano i poeti, Patrikios l’ha dissipato dicendo che se finisce la settima edizione si ricomincia con l’ottava, e tutti desiderano ritornare perché la poesia concepita come „bene comune“ arricchise tutti, e l‘incontro è l‘arte vera della vita.

I cinque giorni (22-26 Maggio) sono stati momenti di confronto, dialogo e i poeti hanno camminato con la consapovolezza di regalare emozioni perché il fine ultimo del Festival è proprio quello di creare una fruttoso legame tra i poeti e tra il pubblico, tra chi scrive versi e chi li legge, uniti  in un grande iato.

Questo messaggio è stato colto appieno nei vari „Caffé col poeta“ che si sono svolti al  Goethe Bar e nella Sala delle Conferenze all’hotel Monopol dove sono stati completamente annullate le possibili barriere tra le persone per portare la poesia tra la gente.  Col caffé sono state offerte le specialità dolciarie, grissini e tarallini dei „Fratelli Laurieri“ di Matera.

Raffinata, anche per l’esecuzione delle musiche di Bernard Auchis (Danse D‘Automne), Nancy Gustawson (Oriental Danse), Samuel O. Pratt ( Little  Fuuntatn) eseguite dell’arpista Merle Meyer, e per la lettura corale, la sera del 25 maggio tenutasi nella sede del „Museo Ebraico“. Presentati dal Dr. Wolfgang Schaffstein  che è stato anche il coordinatore della serata:  Donatella Bisutti (Italia), Moya Cannon (Irlanda), Eric Giebel (Germania), Jaromír Typlt (Repubblica Ceca), Titos Patrikios  (Grecia), Willem van Toorn (Paesi Bassi) e Barbara Zeizinger (Germania) .

 

I poeti  hanno letto i loro lavori:  Donatella Bisutti „Er kommt – Planh – Lied von der kannibalischen Liebe“ traduzione di Hans Raimund; Titos Patrikios „Incontro a Madrid 1987“ dedicato al poeta Rafael Alberti; Willem van Toorn „Wermeer: Blick auf Delft – Landschaft mit Vater Bentlage“ traduzione di Gregor Laschen; Barbara Zeinziger „Frankfurt Hbf Ausgang Süd – City Light Books – Nocturno“; Moya Cannon „Tod – Nachtstrasse in den Bergen – Crannog“; Jaromir Tylpt „Lebend – Die Deckel – Rühr dich nicht“ traduzione di Martin Mutschler; Eric Giebel „Frühstück mit zwei Sehnsuchtsorten“.

I testi sono stati riletti in tedesco dal poeta Reinhart Moritzen.

E come dice Patrikios „Il fatto che siamo in una città dove è nato Goethe, che ha chiesto lume durante tutta la sua vita, ci fa vedere e ci fa sentire più profondamente quanto sia necessaria la poesia. Possa l’intensa luce che il poeta continua ad offrirci illuminando il nostro percorso in comune.“

Un lungo applauso ha concluso la serata avvolgendo in una suggestiva atmosfera i poeti e Marcella Continanza. Tutti consapevoli di aver vissuto un momento indimenticabile e carico di emozione vera.  Perché il Festival della Poesia Europea  è anche questo.(valeria marzoli/aise)

 

 

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