|
Ers insiste: «Stoccaggio anche con eventi peggiori»
di Francesco Dondi
Si infuoca il dibattito sullo stoccaggio di Rivara: Erg Rivara Storage, prima manda un segnale di solidarietà poi, nel primo pomeriggio, torna ad affondare sullo maxi deposito da 3.2 miliardi di metri cubi di gas.
Il terremoto non ha modificati i loro convincimenti e neppure la paura vissuta domenica mattina quando, come tanti altri cittadini, si sono trovati in strada dopo aver partecipato alla fiera di Mirandola con il loro stand informativo.
«Le Province di Ferrara, Bologna e Modena – scrivono nel messaggio di solidarietà delle ore 10.34 – sono state colpite in queste ore da un grave evento sismico che ha causato vittime civili e gravi danni al patrimonio edilizio, storico-artistico e religioso. Erg Rivara Storage esprime solidarietà alle popolazioni coinvolte e alla Regione Emilia Romagna, e mette a disposizione delle amministrazioni le proprie competenze geologiche e geofisiche, i dati di sottosuolo e le relative elaborazioni specialistiche maturate in 12 anni di ricerca e modellistica quantitativa, per la verifica di fattibilità di un impianto di stoccaggio di gas naturale, proprio nell’area coinvolta dal sisma».
C’è chi legge nella nota la voglia di smorzare gli animi, ma è solo una captatio benevolentiae in vista delle specifiche pro-stoccaggio prodotte alle ore 15.47: Ers ha già previsto che scosse così potenti non creerebbero problemi al deposito.
Si legge ancora nella nota ufficiale dell’azienda: «Ers è ancora in attesa delle autorizzazioni necessarie ad operare e per effettuare qualsiasi tipo di ricerca sul campo. Ers ha invece utilizzato tutti i dati derivati dalle esplorazioni alla ricerca di idrocarburi realizzate dalle società petrolifere negli scorsi decenni sul territorio».
«Dopo il decreto positivo di Via emesso dal Ministero dell’Ambiente il 17 marzo (solo per eventuali accertamenti senza iniezione di gas, ndr), Ers ha chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico l’autorizzazione ad effettuare una semplice fase di ricerca, definita come accertamento, che ha l’unico obiettivo di verificare con misurazioni sul campo la piena sicurezza e fattibilità dello stoccaggio, anche dal punto di vista sismologico. Questa ricerca sarà molto utile ad accertare anche le cause del terremoto emiliano, contribuendo ad una migliore valutazione della pericolosità sismica dell’area».
L’analisi dei dati e delle informazioni scientifiche emerse dai terribili eventi di queste ore sono coerenti con l’impianto di studi tecnici e scientifici alla base del progetto e con il quadro geologico e sismologico delineato dall’Università La Sapienza di Roma e dall’Università di Catania, che hanno collaborato agli studi progettuali.
La progettazione dello stoccaggio di Ers ha già tenuto conto della possibilità di terremoti di questa intensità, valutandoli come compatibili con la presenza di uno stoccaggio di gas Cautelativamente, lo studio ha considerato questi eventi di intensità maggiore rispetto alla massima attesa nell’area, per verificare con assoluta certezza la sicurezza e la fattibilità del progetto. I dati scientifici emersi sino ad ora, e che verranno definiti nei prossimi giorni, saranno integrati negli studi alla base del progetto e delle valutazioni sulla sua piena sicurezza».
|
|
news correlate

Premio Astrolabio 2023 alla carriera, Pisa 18 ottobre 2023
Ottobre 18, 2023
Premio alla carriera “L’arte in versi”, 14 maggio 2023
Maggio 14, 2023
POETI IN DIALOGO, 12 maggio 2023
Maggio 12, 2023
LIBER EX LIBRIS, Recensione di Gualberto Alvino su Treccani
Settembre 27, 2022
CHIAMATA CONTRO LE ARMI. Sessanta Poet* reclamano la pace
Giugno 21, 2022
Omaggio a Vilma Costantini, Roma 7 maggio 2022
Maggio 07, 2022
Contro Salvini
Agosto 11, 2019
Premio Alessandro Tassoni, Edizione Tredicesima, Anno 2018
Settembre 10, 2018
UTSANGA, giugno 2018
Luglio 10, 2018
Commenti recenti