Blog — 11 Agosto 2012
Il Paese Mattinata premia l’impegno contro le trivellazioni l’8 agosto 2012, e subito il 12 agosto 2012 sul Gargano s’abbatte la furia omicida DIVINA. Da Vieste fino a Molfetta (Mattinata è su questa linea, più vicina a Vieste) (nc)
CRONACA
Terremoto sul Gargano. Scossa
avvertita anche a Molfetta
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12/08/2012 Una scossa di terremoto di magnitudo 4.1 (scala Richter) è stata registrata dai sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 3,21 di questa notte a largo delle coste del Gargano. L’evento tellurico è avvenuto a una profondità di 8,4 chilometri, con epicentro in mare di fronte al comune di Vieste, ma è stato distintamente avvertito anche a Molfetta.
Un’altra scossa di magnitudo 2.4 era stata registrata 24 ore prima tra Manfredonia e Zapponeta, sempre nel foggiano; alle 5,28 si è registrato un sisma anche al confine tra Abruzzo e Lazio, tra le province dell’Aquila e Rieti.
Al momento non è stato segnalato alcun danno a cose o persone, quindi solo tanto spavento nel cuore della notte.
Ricordiamo che nel 2004 Molfetta è entrata, per la prima volta nella sua storia, tra le zone a rischio terremoto ed esattamente nella terza fascia della attuale classificazione, ovvero a un livello di bassa sismicità.
La prima classificazione sismica del territorio italiano risale all’inizio del Novecento e fu una conseguenza del disastroso terremoto di Messina e Reggio Calabria. La più recente è datata proprio 2012 e vi si può notare l’area emiliana totalmente in classe 3 e la zona di L’Aquila in classe 2 (valori, secondo alcuni critici, ancora troppo bassi, sopratutto dopo quanto accaduto nel 2009 e nel maggio 2012).
Un’altra scossa di magnitudo 2.4 era stata registrata 24 ore prima tra Manfredonia e Zapponeta, sempre nel foggiano; alle 5,28 si è registrato un sisma anche al confine tra Abruzzo e Lazio, tra le province dell’Aquila e Rieti.
Al momento non è stato segnalato alcun danno a cose o persone, quindi solo tanto spavento nel cuore della notte.
Ricordiamo che nel 2004 Molfetta è entrata, per la prima volta nella sua storia, tra le zone a rischio terremoto ed esattamente nella terza fascia della attuale classificazione, ovvero a un livello di bassa sismicità.
La prima classificazione sismica del territorio italiano risale all’inizio del Novecento e fu una conseguenza del disastroso terremoto di Messina e Reggio Calabria. La più recente è datata proprio 2012 e vi si può notare l’area emiliana totalmente in classe 3 e la zona di L’Aquila in classe 2 (valori, secondo alcuni critici, ancora troppo bassi, sopratutto dopo quanto accaduto nel 2009 e nel maggio 2012).
di Angela Pansini
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