Collaborazioni Poesie — 20 Agosto 2025

IO NON HO PIÙ SOGNI (inedita)

di Nadia Cavalera
(voce di un bambino di Gaza)
Io non ho più sogni.
Avevo un aquilone rosso,
volava sopra i tetti.
Ora non ci sono più tetti.
Mi chiamo ancora,
ma la voce non mi risponde.
La mamma diceva che la libertà era come l’aria.
Ora l’aria puzza di fumo,
e io non riesco a respirare.
Io non ho fatto niente. Non so cos’è un confine.
Non so perché il cielo mi cade addosso
ogni notte,
ogni giorno.
Non so chi ha deciso che io devo avere paura
mentre un altro bambino va a scuola tranquillo.
Le case qui non hanno più pareti,
i letti dormono per terra, i libri sono cenere.
Come tanti miei amici polverizzati in cammino.
Ma io sono ancora qui,
anche se nessuno mi guarda.
Ci chiamano “danni collaterali”.
Ci dicono che è “difesa”.
Ci spiegano che è “complicato”.
Ma io non capisco.
Io avevo solo fame.
Io volevo solo giocare.
Se la libertà esiste perché non arriva anche qui?
Se c’è giustizia perché nessuno la porta?
Io non ho più lacrime.
Le ho lasciate sotto le pietre,
dove dorme mio fratello.
Non voglio più sentire le parole dei grandi.
Loro parlano
mentre noi ci dissolviamo.
Io sono un bambino, ma so già cos’è un genocidio.
È quando ti cancellano
e il mondo cambia canale.
Scrivetelo da qualche parte.
Scrivetelo col mio nome.
Io non ho più sogni.
Ma ho ancora voce.
Per quanto?
—————-
La poesia con cui ho partecipato all’iniziativa editoriale “Versi per Gaza” dell’Associazione passaggi, che è stata presentata di recente. Spero che smuova qualcosa. Ma …c’è molto empatismo in giro e poca vera empatia.

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