Blog — 07 Marzo 2012

 Rigassificatore di Brindisi, la British gas rinuncia. A tre giorni dal processo | Tiziana Colluto | Il Fatto Quotidiano

Ne sono felice. Già nel 2008 anch’io lo contestavo in questa poesia, dal titolo

Il porto di Brindisi

L’emozione dell’identificazione
seppure lontan’arcana
gemma la confusione sovrapposizione
un’immagine propaggine doppiata
una filigrana memoriale  ch’impania cald’irradia
in un centro dentro fulcro silento
di salamare salento
E Brindisi spunta subito grec’oriunda brunda
il suo porto corna cervo
di sicurezz’adriatica terno
(: nerv’abbraccio raggio maggio senza tema di sfilaccio)
D’obbligo da ritir’esilio il giro mai usufruito
proibit’ambito
E mentre dalla consorteria capitaneria
sbircio in calme palme
il corso levantino sopra il canale
della mena reale
Ecco la marina nugol’uccelli voli
la scalinata virgiliana vicina
La colonna romana
che vedova  puntella il pelo del cielo
al prolasso da inquinato collasso
(: haimé uomo sempre lasso basso)
L’altra decapitata catturata deportata
per un santo d’insan’impianto lontana
Nelle reti dell’occhio le sciabich’apriche
le cavallett’amiche le strighe le spighe
l’antiche sfide sfighe tra viuzze gradinate
che rivolano all’acqua madre matrigna
che vita dà e striglia (: chiglia in quadriglia)
Accanto galleggiano sornioni
i bastioni svevi maestosi
il verde casale col gatto timone mammone
il ross’alfonsino barbiglio bambino
alle pedagne di gabbiani ragne
presso la tettoia paleoindustriale
e la spiaggia sepolta di sant’apollinare
sotto lo strapiombo di villa ponticelli
coi suoi fantasmi fratelli
che di notte gareggiano in cori di mugugni
col mare già font’ancestrale monte pont’arconte 
ora ridotto agl’incubi attuali
di contenitore spappolato al rigassificatore
per stranier’interessi crocefisso votato
E per me il viaggi’amor’analogico retaggio
s’è spent’appestat’ammarat’accecato
(: fioccheranno altre piaghe al suono dell’oligarchica danza)

Modena, Palazzo Bentivoglio, 14 marzo 2008       
  
da SPOESIE

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