Blog — 20 Maggio 2012

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/05/20/news/terremoto-scuote-la-provincia-di-modena-gente-per-strada-1.4815700

SISMA Ancora scosse nella notte. Devastate Finale, S. Felice e Mirandola. Sette morti e 60 feriti

daSA

LUNEDI’ 21 MAGGIO – ORE 02.06 NUOVA SCOSSA TRA MODENA E FERRARA: MAGNITUDO 3.7  Nuova scossa di terremoto avvertita tra le province di Ferrara e Modena. Le località prossime all’epicentro sono Bondeno e Sant’Agostino (Ferrara), e Finale Emilia (Modena). Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento è stato registrato alle ore 01.04 con magnitudo 3,7. Verifiche incorso da parte della Protezione Civile.
DOMENICA 20 MAGGIOORE 22.27 IL PUNTO. ALLOGGI DI FORTUNA PER 4500. Palestre, tendoni, docce e servizi igienici. La sfida della Protezione civile per assistere le migliaia di sfollati a causa del terremoto è partita a tempo di record. E si conta, nelle prossime 18 ore, di allestire posti letto per 4.500 cittadini. È quanto rende noto il direttore della Protezione civile Emilia Romagna Demetrio Egidi.Intanto sono già pronte le prime ’casè da terremotati. A Finale Emilia, il comune del modenese più devastato dalla scossa sismica della scorsa notte (con crolli di case e monumenti in tutto il centro storico) sono in corso di assegnazione 1.200 posti. Ed altri 500 saranno messi a punto nelle prossime ore. Nella palestra dell’istituto Morandi sono previsti letti per 200 cittadini. Poi ci sono i cosiddetti «moduli» abitativi della protezione. A fornirli l’Emilia Romagna ed altre cinque Regioni: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Toscana e Marche. Anche a Mirandola sono stati allestiti alloggi per circa 1.400 sfollati. Strutture di assistenza anche in altri comuni del modenese e del ferrarese (Bondeno, Sant’Agostino, Mirabello) maggiormente colpiti dal terremoto. A Crevalcore, comune del bolognese, 300 persone (extracomunitari in maggioranza) troveranno rifugio nella palestra di una scuola messa a disposizione dall’amministrazione. Per quanto riguarda le scosse minori avvertite in giornata, il direttore regionale della protezione civile, Demetrio Egidi, invita alla calma. E ricorda che l’intensità della scossa notturna è la massima che si può avere in questi territori. Dunque le case colpite «hanno avuto – ha spiegato Egidi – una sorta di collaudo sul campo». Situazione diversa per gli edifici storici ed i monumenti «perchè sono più vulnerabili». Le scosse di assestamento registrate in regione «sono repliche fisiologiche – ha chiarito il direttore della protezione civile regionale – e ne abbiamo avute 14,15 significative e 70, 80 strumentali. A mio parere – ha concluso – è meglio che il territorio interessato alle scosse si alleggerisca».
ORE 21, 33 INGENTI DANNI AL SETTORE AGRICOLO. Casolari distrutti, mezzi agricoli sepolti sotto le macerie, stalle e ricoveri danneggiati e prodotti, dall’aceto balsamico alle forme di parmigiano, andati persi. È il bilancio del terremoto tracciato dalla Cia , la Confederazione italiana agricoltori, di Modena. Che, da un sopralluogo del direttore Gianni Razzano nelle aziende e nelle strutture casearie modenesi, parla tra l’altro di 130 mila forme di parmigiano perdute per un valore di oltre quattro milioni di euro
ORE 20,41 IN MIGLIAIA DORMIRANNO FUORI CASA QUESTA NOTTE. Sono diverse centinaia gli sfollati di Mirandola, provincia di Modena, secondo fonti della protezione civile. Si tratta di persone che hanno la casa inagibile, oppure che non hanno potuto ancora farla visionare dai periti dei vigili del fuoco. Le brandine sono state sistemate all’interno del palazzo delle piscine comunali e nel palazzetto dello sport. La parte del paese più danneggiata è quella del centro storico, che ha i palazzi più antichi e dunque non antisismici. Tuttavia molte persone che abitano anche nelle zone più periferiche del paese, nelle case più nuove, hanno deciso di dormire in macchina per paura di altre scosse.
ORE 20,08 OLTRE 2500 INTERVENTI DEI POMPIERI Sono più di 2500 gli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco nelle province di Modena, Ferrara e Mantova colpite dal sisma. Complessivamente sono impegnati 650 uomini e 53 mezzi. Lo rende noto un comunicato del Viminale in cui si fa il punto sui soccorsi. In appoggio agli uomini e ai mezzi già operanti sul territorio – afferma il comunicato – sono state immediatamente inviate colonne mobili dalla Lombardia, Veneto, Toscana e Lazio per un totale di 7 sezioni operative (69 uomini e 24 mezzi). Sono stati attivati i Nuclei di verifica di stabilità che operano per accertare le condizioni di sicurezza e di agibilità ed i Nuclei di sicurezza opere provvisionali che opereranno con il personale della Sovraintendenza per la garanzia della tutela del patrimonio artistico e per la messa in sicurezza dei beni di interesse storico. Nella giornata di domani sarà costituito, nel territorio di San Felice Emilia, un Comando Operativo Avanzato con circa ulteriori 50 unità. Il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Prefetto Francesco Paolo Tronca, si è recato presso i Comandi provinciali di Ferrara e di Modena da dove ha seguito l’opera del dispositivo di soccorso nella zona colpita ed ha incontrato il personale impegnato nell’emergenza. Successivamente ha ringraziato i Vigili del Fuoco per tutto l’impegno che stanno mettendo in campo per il superamento della situazione critica. Appreso del ferimento di un Vigile Coordinatore impegnato nelle operazioni di soccorso, il Prefetto Tronca si è immediatamente recato all’Ospedale di Baggiovara (Mo) per assicurarsi delle condizioni di salute che, al momento – sottolinea il comunicato del Viminale – non destano preoccupazione.
ORE 20, 02 L’ANALISI DEL TERREMOTO. Gli esperti hanno rilevato che la sismicità si distribuisce lungo un’area allungata per circa 40 km in direzione est-ovest. I terremoti più forti della sequenza registrata sono dovuti a un fenomeno di compressione attiva in direzione nord-sud, legato alla spinta dell’Appennino settentrionale verso nord, al di sopra della placca adriatica. L’estensione della zona attiva, confrontata con la magnitudo degli eventi principali, suggerisce – è stato spiegato – che ad essersi attivato sia un sistema di faglie complesso, e non una singola faglia. La sequenza sismica ha interessato la regione padana, già sede di terremoti rilevanti nei mesi passati. In particolare, lo scorso gennaio la zona appenninica di Reggio Emilia e Parma era stata colpita da terremoti di magnitudo 4.9 e 5.4, a distanza di pochissimi giorni. I due terremoti di gennaio, sebbene avvenuti a profondità molto diverse (30 e 60 km) rispetto ai 6-8 km di quelli odierni, sono anch’essi legati ai movimenti della stessa «microplacca adriatica», che negli ultimi mesi ha avuto un’attività piuttosto intensa.
ORE 19 40 LA SITUAZIONE NEGLI OSPEDALI E DEI FERITI. Sono stati 108 i pazienti trasferiti dagli ospedali modenesi: 88 da Mirandola e 18 da Finale Emilia, evacuati in via precauzionale (gli ospedali non sono stati dichiarati inagibili) e ospitati in altri otto nosocomi. È il bilancio fatto in serata dall’Ausl. Nella provincia non ci sono stati feriti gravi. Una cinquantina le persone che si sono presentate al pronto soccorso di Carpi, Mirandola e al punto di primo intervento di Finale, tutte con lievi contusioni di origine traumatica, causate soprattutto da cadute o urti durante la fuga. Dalle 4 alle 19 sono state circa 450 le chiamate al 118, di cui 150 a seguito delle scosse.
ORE 19,38 UN’ALTRA FORTE SCOSSA. Un’altra forte scossa sussultoria e ondulatoria avvertita a Finale, Mirandola, San Felice e anche a Modena
ORE 18,23 SFOLLATI OSPITATI A MODENA. Saranno 400 le persone che saranno ospitate negli alberghi modenesi hotel Tiby ed Idea a cura della protezione civile. Lo ha deciso il Comune nel corso della riunione che si è svolta poco fa in prefettura
ORE 18 SCUOLE APERTE A MODENA. Prefettura e Comune di Modena confermano. Domani mattina scuole regolarmente aperte a Modena
ORE 17,52 SCUOLE CHIUSE NELLA BASSA.Confermata per domani la chiusura delle scuole a Ferrara e in tutta la provincia. Sospese anche le lezioni universitarie. Edifici scolastici chiusi anche negli altri Comuni colpiti dal sisma delle province di Modena e Bologna in attesa delle opportune verifiche. In provincia di Modena domani sono chiuse le scuola a Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Medolla, Camposanto e Mirandola. La decisione è stata presa durante il vertice in prefettura tra il capo dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, l’assessore regionale Paola Gazzolo e il Direttore dell’Agenzia regionale di protezione Civile Demetrio Egidi
ORE 17,48 RABBIA PER I TURISTI DEL TERREMOTO. Rabbia tra i residenti di San Felice e anche a Mirandola per la presenza di “turisti da terremoto” Sono stati infatti avvistate alcune persone che armate di macchina fotografica si aggiravano tra la gente disperata e preocupata per le loro case a fotografare i danni del terremoto. Questo nonostante gli inviti delle autorità a non recarsi in quei luoghi.
ORE 17,41 DOMANI SCUOLE CHIUSE A CARPI. Domani mattina tutte le scuole di ogni ordine e grado a Carpi saranno chiuse per i soli studneti. Docenti e personale non docente dovrà regolarmente poresentarsi al lavoro. Conmfermata la chiusura per domani e marteì nelle scuole di Novi, a Soliera saranno tutte aperte ad eccezione delle primarie di Sozzigalli. A Campogalliano sarà tutto aperto
ORE 17,12 VERTICE IN PREFETTURA SULLE SCUOLE. E’ in corso in questo momento un vertice in prefettura per valutare la situazione e in particolare verificare quali scuole aprire domani e quali tenere chiuse.
ORE 17,09 POMPIERE FERITO NON E’ GRAVE.  È in condizioni non gravi il vigile del fuoco caduto dal tetto in seguito alla nuova scossa di terremoto che si è registrata alle 15.18 nel modenese. L’uomo è atteso all’ospedale di Baggiovara per dei controlli in ’codice unò: risulta infatti essere stato solo colpito da calcinacci.
ORE 16,54 A MIRANDOLA AIUTI DAL FRIULI. Una colonna della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, formata da cento persone fra tecnici e volontari, partirà alle 21 da Palmanova (Udine), alla volta del Comune di Mirandola, in provincia di Modena. «Abbiamo ricevuto la richiesta da parte del Dipartimento Nazionale di portare il nostro aiuto alle aree colpite dal sisma – ha spiegato il vicepresidente della Regione Luca Ciriani -. Eravamo già in preallarme e quindi saremo in grado di partire già fra poche ore. Inizialmente manderemo in Emilia 100 persone fra tecnici e volontari, che porteranno con loro un centinaio di tende, alcune cucine da campo e tutte le necessarie attrezzature per fornire assistenza a più di 500 sfollati».
ORE 16,51 ALTRA SCOSSA DI TERREMOTO. Una nuova scossa è stata avvertita in modo chiaro a Finale, San Felice e Mirandola
ORE 16,49 NOTTE FUORI CASA PER I FINALESI Il sindaco di Finale questa sera invita tutti i finalesi a non dormire nelle proprie case.La protezione civile si sta attivando per sistemare la popolazione nei campi di accoglienza, chi in auto e chi ce la farà si trasferirà presso gli alberghi messi a disposizione dalla protezione civile graziea Federalberghi. A Modena dovrebbero trovare psoto un centinaio di persone., le altre in altri albewrghi della provincia.
ORE 16,46 DOMANI SCUOLE APERTE A MODENA. CHIUSE NELLA BASSA. Domani mattina in tutte le scuole di Mdoena le lezioni si svolgeranno regolarmente. L’esame degli edifici scolastici cittadini ha infatti permesso di appurare che gli edifici non hanno riportatodanni e quindi si potrà regolarmente andare a lezione. La chiusura, lo ricordiamo, riguarda le scuole e gli istituti dei comuni interessati dal terremoto. Da Bomporto verso Camposanto, Finale, San Felice e Mirandola le scuole saranno chiuse.
ORE 16,30 PATRIMONIO CULTURALE E ARTISTICO DISTRUTTO L’area più colpita è quella di Finale Emilia, dove oltre alla Torre dei Modenesi definitivamente crollata dopo una scossa di assestamento, sono rimaste gravemente danneggiate la Rocca e alcune chiese. Ma la la situazione dei Beni culturali, dice il segretario generale del ministero beni culturali Antonia Pasqua Recchia, è «molto grave» in tutto il vasto territorio tra Modena e Ferrara, interessato dall’evento sismico di oggi, disseminato di castelli, rocche, edifici storici, chiese.
ORE 16,10 PRIMA DI TUTTO AIUTARE LA POPOLAZIONE «La nostra prima, se mi permettete quasi esclusiva preoccupazione al momento, è quella di dare assistenza alle persone». È il commento del capo della Protezione civile Franco Gabrielli, «purtroppo piangiamo sei persone che non ci sono più – ha detto ancora – adesso dobbiamo dare assistenza alle persone che ci sono». «Le persone che ci sono sono giustamente preoccupate – ha aggiunto il prefetto – e vanno rassicurate facendo loro sentire la vicinanza delle istituzioni. È quello che stiamo facendo e credo che lo stiamo facendo bene»
ORE 16,08 IL DRAMMA DEGLI ANIMALI. Allarme terremoto per gli animali rimasti intrappolati sotto le macerie. A lanciarlo è la Coldiretti secondo cui nelle campagne interessate dall’epicentro del sisma si sono verificati crolli negli edifici rurali con case, stalle, fienili, macchinari e serre lesionati. A Mirandola, nell’azienda Pradella, e in altre due aziende di San Felice sul Panaro ( Modena) è crollato il tetto dell’allevamento di maiali, con diversi suini rimasti intrappolati sotto le macerie mentre nella zona tra San Felice e Medolla è crollato il tetto di un allevamento di mucche. Negli allevamenti da latte – spiega ancora Coldiretti – le mucche che si sono salvate sono ancora sotto shock.
ORE 15,54. AUSL: “NON SONO GRAVI I FERITI MODENESI Non sono gravi i feriti, circa una cinquantina, (una sessantina per la prefettura )medicati al pronto soccorso di Carpi, Mirandola e al punto di primo intervento di Finale Emilia per le contusioni riportate nel terremoto della scorsa notte. Lo rende noto l’Ausl di Modena, che in una nota fa il punto delle attività svolte fino ad ora. Il referto dei feriti parla di lievi contusioni di origine traumatica, causate soprattutto da cadute o urti durante la fuga. Rispetto alla gravità, in particolare, si sono registrati 17 codici uno (i meno gravi), sei codici uno di natura internistica, quattro codici due (leggermente più gravi) dovuti a episodi traumatici e un codice due di natura interistica. È stato inoltre completato il trasferimento, a scopo precauzionale, di circa 120 pazienti dagli ospedali di Finale Emilia e di Mirandola. Impiegati, nell’operazione, 34 mezzi di soccorso e trasporto, 28 messi a disposizione dal mondo del volontariato e sei dalla centrale operativa del 118.
ORE 15,30 CROLLATO ALTRO PEZZO DELLA TORRE DI FINALE. Praticamente rasa al suolo la torre che questa mattina era rimasta in piedi a metà – longitudinalmente
ORE 15,21 UN’ALTRA FORTE SCOSSA DI TERREMOTO.
ORE 14 CONTO CORRENTE DI SOLIDARIETA’. Un conto corrente di solidarietà per raccogliere fondi per le zone colpite dal sisma; il riorientamento del piano degli investimenti della Provincia sugli interventi necessari per ripristinare l’agibilità degli edifici danneggiati; la richiesta al governo di misure straordinarie per cittadini e imprese che hanno subito danni. Sono le misure adottate dalla Giunta della Provincia di Modena, riunita in seduta straordinaria questa mattina per fare il punto sull’emergenza terremoto.l conto corrente sul quale è possibile fin da subito effettuare versamenti è stato aperto presso la filiale Unicredit di piazza Grande a Modena codice Iban IT 52 M 02008 12930 000003398693EUR) indicando la causale « terremoto maggio 2012». «Pur non avendo ancora una stima esatta dei danni provocati dal sisma – ha commentato il Presidente della Provincia, Emilio Sabattini – sappiamo che sarà necessario intervenire in via straordinaria su edifici, strade e infrastrutture di nostra competenza. Per questo motivo abbiamo deciso di congelare il piano degli investimenti, per poter destinare ogni risorsa disponibile al ripristino di quanto è stato danneggiato dalle scosse. E, più in generale – ha precisato Sabattini – verificheremo ogni voce di bilancio per vedere dove è possibile reperire risorse da destinare agli interventi nella zona colpita».
ORE 13. NUOVA SCOSSA DI TERREMOTO Un nuovo evento sismico è stato avvertito dalla popolazione tra le province di Modena, Ferrara e Mantova, con epicentro localizzato tra i comuni di Finale Emilia (MO), Bondeno (MN) e Ficarolo (RO). Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle ore 12.59 con magnitudo 3,5.
ORE 12,30 LA SITUAZIONE A MODENA Tanta paura e lievissimi danni a Modena città, in seguito al sisma che ha colpito questa notte l’Emilia Romagna e la stessa provincia modenese(circa 800 gli sfollati a Finale Emilia): i tecnici comunali sono al lavoro per verificare la stabilità dei 150 edifici del comune. I danni maggiori, secondo una prima stima del comune, sembrano concentrati in tre luoghi. Chiuso il Tempio monumentale e le funzioni religiose trasferite nell’adiacente Teatro Tempio; parzialmente chiusa la chiesa di Sant’Agostino per la caduta di calcinacci al proprio interno; chiusa via San Carlo perchè alcuni fregi esterni dell’ex chiesa e la croce sul tetto richiedono controlli più accurati.
ORE 12,10 LA PREGHIERA DEL PAPA «Il mio affettuoso pensiero va anche alle care popolazioni dell’Emilia Romagna colpite poche ore fa da un terremoto. Sono spiritualmente vicino alle persone provate da questa calamità: imploriamo da Dio la misericordia per quanti sono morti e il sollievo nella sofferenza per i feriti». Così il Papa al Regina Caeli.
ORE 11, 10 SALE IL BILANCIO DELLE VITTIME. Nessuna speranza di ritrovare in vita l’operaio disperso nel crollo del tetto della fonderia Tecopress di Sant’Agostino (Ferrara) causato dal terremoto. Sale così a sei il numero delle vittime provocate dal terremoto in Emilia-Romagna. Una scossa di magnitudo 6, forte quasi quanto quella che il 6 aprile 2009 ha distrutto l’Aquila, con epicentro 36 chilometri a nord di Bologna, tra le province di Modena e Ferrara, dove si registrano anche una cinquantina di feriti, nessuno dei quali in gravi condizioni, e ingenti danni a chiese ed edifici storici. Quattro vittime sono operai, uccisi dal crollo dei capannoni in cui stavano lavorando in provincia di Ferrara: due alla Sant’Agostino Ceramiche, un’altro alla fonderia Tecopress di Dosso e un’altro ancora in una azienda di polistirolo a Ponte Rodoni di Bondeno. Le altre due vittime sono una ultracentenaria di Sant’Agostino e una tedesca di 37 anni che si trovava a Bologna per lavoro. Ad uccidere entrambe lo spavento per il forte terremoto, che è stato avvertito in tutto il nord Italia. La scossa è stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 4.04, seguita da due repliche di intensità minore: una di 3.3 alle 5.35 e un’altra di 2.9 alle 5.44. L’epicentro nella pianura padana emiliana, una decina di chilometri di profondità dal suolo, 36 chilometri a nord da Bologna – dove la gente è scesa in strada per la paura ma non si registrano particolari problemi. Circa duecento, fino ad ora, gli interventi richiesti ai centralini del 118 tra Modena e Ferrara. Evacuati i 35 pazienti dell’ospedale di Finale Emilia, tra cui una donna incinta, che è stata trasportata al policlinico modenese, mentre all’ospedale di Mirandola i pazienti sono stati fatti uscire dalle camere e sistemati in apposite strutture fuori dall’ospedale. A Ferrara, intanto, è arrivato il capo della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, che partecipa ad un vertice in prefettura con le autorità locali per fare il punto sull’emergenza. Subito dopo si recherà anche nel Modenese.
ORE 11 IL PUNTO A FINALE.Il Palazzo dei Veneziani, storico edificio di Finale Emilia, gravemente colpito dal terremoto, è parzialmente crollato ma le 11 persone di tre famiglie che vi abitavano si sono miracolosamente salvate. Per uscire dalla corte hanno dovuto abbattere a spintoni un muro di cinta. A raccontarlo uno dei superstiti, Vincenzo Stefanile, che ha negato che ci siano stati feriti nel crollo. «In casa è venuto giù tutto, mobili, televisore, piatti, lampadari, ma non ci siamo fatti niente – ha detto – siamo tre nuclei, il crollo per fortuna ha riguardato il tetto e un solaio dove non c’era nessuno. Siamo riusciti a salvarci, senza danni». L’edificio si chiama così perchè anticamente abitato da veneziani, quando il centro del paese era attraversato dal fiume Panaro, ora coperto e allora navigabile. Il corso d’acqua passava tra la torre del castello degli Estensi e la torre dei Modenesi, entrambe crollate, ed era lì che passavano i navigli per i commerci tra Venezia e il Modenese, in quello che è l’attuale Viale Trento e Trieste.
ORE 10,45 FINALE EVACUATO IL CENTRO STORICO. Il centro dlela cittadina è stato evacuato per sicurezza e, nel campo sportivo, sono state attrezzate le tende dove la protezione civile, il 118 e il personale del Comune stanno fornendo assistenza primaria alla popolazione che non può fare rientro nelle abitazioni. Danneggiata anche la torre dell’orologio del municipio. Da stamane sono state circa una ventina le scosse d’assestamento. Nel modenese, non si registrano vittime, a Finale solo una cinquantina di feriti lievi. In una frazione, a Obici, una bambina di 5 anni è stata estratta salva dalla macerie, poco dopo la scossa. Danni rilevanti agli edifici storici e chiese, anche a San Felice sul Panaro, Cavezzo e Camposanto.
ORE 10,40 DANNI ALLE COLTURE Nelle campagne dell’area interessata dall’epicentro del sisma si sono verificati decine di crolli negli edifici rurali con case, stalle, fienili, macchinari e serre lesionati e danni previsti per milioni di euro. È quanto emerge dal primo monitoraggio della Coldiretti che ha avviato una azione di verifica e di assistenza nelle aree rurali dove si moltiplicano le segnalazioni nonostante le difficoltà di comunicazione.
ORE 10,30 ARRIVA IL BATTAGLIONE DEI CARABINIERI. Carabinieri del Nucleo di Tutela Patrimonio Culturale dell’Emilia Romagna sono stati inviati nelle zone devastate dalle scosse, per eseguire un monitoraggio di dettaglio delle strutture che hanno riportato lesioni. Essi affiancheranno costantemente i Carabinieri dell’Arma locale anche nelle riunioni che sono in corso di svolgimento presso le Prefetture di Modena e Ferrara, maggiormente colpite.
ORE 10,25 LA SITUAZIONE A SAN FELICE. Se non dovesse essere sufficiente ad ospitare gli sfollati la scuola media di San Felice sul Panaro, dove nella notte sono state portate una sessantina di persone della casa di riposo, non ci sarebbero altri edifici antisismici e idonei ad ospitare moltissime persone, per cui – nel campo sportivo – si sta studiando l’ipotesi di una tendopoli. Lo ha detto il sindaco del paese gravemente lesionato, Alberto Silvestri, a capo di una giunta di centrosinistra che amministra gli 11.000 abitanti. Il sindaco era all’interno del Municipio attorno alle 11.45: l’edificio è infatti agibile ma lui e il personale sono usciti di corsa in seguito a una forte scossa: «Purtroppo va avanti così da tutta la notte e il tempo con la pioggia non ci aiuta. Stiamo cercando di accogliere al meglio le persone, per ora nella scuola media, nel caso non bastasse, se la situazione si fa brutta e servisse una tendopoli, stiamo valutando se farla nel campo sportivo». Il sindaco ha detto di non avere il numero esatto delle case inagibili: «In pratica abbiamo perso tutto il patrimonio artistico. Sono venute giù le chiese, le torri. Il teatro è crepato, ma per ora ha retto. Non abbiamo notizie di danni alle persone, se non lievi escoriazioni. Per fortuna: quando si parla di persone, tutto il resto passa in secondo piano». Il Municipio è proprio di fronte alla Rocca, l’edificio principale del paese, dove fra l’altro si tenevano le sedute consiliari: «Mi piange il cuore – ha detto Silvestri – è il nostro gioiello, anche se ripeto che le persone sono molto più importanti. Non potremo più fare i Consigli lì, dovremo rivedere molte cose. Per fortuna le abitazioni civili hanno praticamente tenuto tutte. Pur non essendo del tutto a posto con le norme antisismiche. Va detto che questa zona fino ad oggi era classificata a rischio sismico molto basso».
ORE 10,20 LA SITUAZIONE E I DANNI A MIRANDOLA. Sono diverse centinaia gli sfollati di Mirandola, provincia di Modena, secondo fonti della protezione civile. Si tratta di persone che hanno la casa inagibile, oppure che non hanno potuto ancora farla visionare dai periti dei vigili del fuoco. Le brandine sono state sistemate all’interno del palazzo delle piscine comunali e nel palazzetto dello sport. La parte del paese più danneggiata è quella del centro storico, che ha i palazzi più antichi e dunque non antisismici. Tuttavia molte persone che abitano anche nelle zone più periferiche del paese, nelle case più nuove, hanno deciso di dormire in macchina per paura di altre scosse.
ORE 10,15 TESTIMONE A FINALE «La prima scossa è sembrata come fosse un forte colpo di vento. La seconda, quella che ha fatto danni, è stata seguita da un forte boato». Così Luigi Facchini, che abita nel centro di Finale, ha spiegato ai giornalisti come ha avvertito il terremoto della scorsa notte. Anche a Bologna più persone hanno avuto la stessa sensazione, come se si fosse trattato di un’improvvisa folata di vento. Subito in tanti si sono riversati con giubbotti e coperte in strada, dove sono rimasti a lungo, anche fino a giorno avanzato.
ORE 10 BIMBA SALVATA DALLE MACERIE. Una bambina, finita sotto le macerie nel terremoto che stanotte ha colpito l’Emilia Romagna, è stata salvata grazie a una telefonata arrivata dagli Stati Uniti al centralino della questura di Roma. Intorno alle 4.40 un uomo, un medico, ha riferito agli agenti romani di aver ricevuto una telefonata da una sua paziente, di Finale Emilia, che non riusciva a contattare i soccorsi per segnalare la presenza di una bimba di 5 anni sotto le macerie di un edificio. Roma ha chiamato i vigili del fuoco di Modena che hanno raggiunto la palazzina e tratto in salvo la bimba che è in buone condizioni all’ospedale di CarpI Leggi
ORE 9,48 IL PUNTO LE VITTIME SONO QUATTRO. Quattro morti, oltre 200 interventi richiesti ai centralini del 118 tra Modena e Ferrara, e un disperso. Si aggrava il bilancio del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna. Oltre ai tre operai rimasti schiacciati nel crollo dei capannoni di Ponte Rodoni di Bondeno e di Sant’Agostino (Ferrara), il sisma ha causato anche il malore che ha provocato la morte di una donna tedesca di 37 anni a Sant’Alberto di San Pietro in Casale (Bologna). Una quinta persona, un operaio anche in questo caso, risulta invece dispersa nel crollo del tetto della fonderia Tecopress di Dosso, frazione di Sant’Agostino. La scossa è stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 4.04, seguita da due repliche di intensità minore: una di 3.3 alle 5.35 e un’altra di 2.9 alle 5.44. L’epicentro nella pianura padana emiliana, una decina di chilometri di profondità dal suolo, 36 chilometri a nord da Bologna – dove la gente è scesa in strada per la paura ma non si registrano particolari problemi. I danni principali nelle province di Modena e Ferrara, dove si registrano numerosi crolli a chiese ed edifici storici. Evacuati i 35 pazienti dell’ospedale di Finale Emilia, tra cui una donna incinta, che è stata trasportata al policlinico modenese. Da un primo bilancio del 118, nel Ferrarese risultano finora una settantina di richieste da parte di feriti e persone che hanno avuto malori. Di questi, 28 sono stati trasportati in ospedale. Nella provincia di Modena le richieste di aiuto al 118 sono state 142, mentre 9 sono i feriti di media gravità strettamente legati al sisma. Come riferisce l’Azienda Asl di Modena, nessuno dei pazienti di Finale Emilia è in condizioni critiche e la maggior parte è stata trasportata all’ospedale Baggiovara di Modena. Ora si sta valutando se evacuare anche l’ospedale di Mirandola, sempre nel Modenese: qui i pazienti sono stati fatti uscire dalle camere e sistemati in apposite strutture fuori dall’ospedale. Prima dell’ok definitivo al’evacuazione, si attendono le verifiche dei vigili del fuoco.
ORE 8,30 A BONDENO MORTO UN OPERAIO. È un operaio marocchino di 29 anni la vittima causata dal terremoto a Ponte Rodoni, località di Bondeno, poco più di 15 mila abitanti in provincia di Ferrara. Lavorava alla Ursa, azienda di polistirolo espanso, e il suo turno sarebbe terminato alle 5. L’uomo, secondo le prime informazioni, è stato colpito in testa da una trave. Al momento del crollo, che ha interessato il capannone della fabbrica e un silos esterno, erano presenti anche altri operai. Nessuno di loro, al momento, risulta ferito.
ORE 7,30 IL PUNTO. PRIMO BILANCIO 3 MORTI. È di tre morti il bilancio – ancora provvisorio – della forte scossa di terremoto avvertita all’alba in tutto il Nord Italia. Le vittime in Emilia-Romagna, dove si è registrato l’epicentro del sisma di magnitudo 5.9, tutte in provincia di Ferrara: due a Sant’Agostino, nel crollo di una fabbrica di ceramica, e una a Ponte Rodoni di Bondeno, dove è caduto il capannone di un’azienda a ciclo continuo di polistirolo espanso. Ingenti danni anche in provincia di Modena, dove sono segnalati diversi crolli. La scossa è stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 4.04, seguita da due repliche di intensità minore: una di 3.3 alle 5.35 e un’altra di 2.9 alle 5.44. L’epicentro nella pianura padana emiliana, a una decina di chilometri di profondità dal suolo, sempre nella stessa zona, in provincia di Modena, dove secondo le forze dell’ordine si registrano una cinquantina di feriti non gravi. I danni principali a San Felice, dove è crollata la chiesa e vengono segnalate gravi lesioni a molti edifici storici tra cui il municipio, e a Finale Emilia, dove per precauzione è stato evacuato l’ospedale. Evacuati a scopo precauzionale i pazienti più gravi e i neonati anche dall’ospedale di Mirandola. Ingenti danni anche nel Ferrarese, dove sono stati segnalati alle forze dell’ordine e alla Protezione civile numerosi crolli di edifici storici e case coloniche. Tanta paura ma nessun danno, invece, nel capoluogo felsineo, dove la gente è scesa in strada. «Questa notte in casa non torno più – ha raccontato una ragazza che si è radunata in piazza Maggiore insieme ad altre decine di persone – ho sentito una gran botta e sono corsa in terrazza, avevo paura di cadere».
ORE 6.01 È in corso a Mirandola, in provincia di Ferrara, l’evacuazione dei malati gravi ricoverati nell’ospedale cittadino. La decisione, si apprende dalla Protezione civile, Š stata presa a scopo precauzionale dopo il terremoto che ha colpito la zona. Si sta evacuando anche una casa per anziani a Finale Emilia, sempre a scopo precauzionale.
ORE 5,40 EPICENTRO A FINALE EMILIA Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’epicentro del terremoto di magnitudo 5.9 avvenuto alle 4:04 è stato nella Pianura padana emiliana, a pochi chilometri da Finale Emilia, nel modenese.
 ORE 5. 01 DANNI A FINALE Il campanile di una chiesa di Finale Emilia avrebbe riportato danni a causa della forte scossa di terremoto avvertita poco dopo le 4 in Emilia. Al momento non risultano alle forze dell’ordine persone ferite.
ORE 4,30 CONFERMA DELLA VIOLENZA DEL TERREMOTO Una forte scossa di terremoto di magnitudo 5.9 Š stata registrata alle 4:04 in Emilia Romagna ed avvertita in gran parte del Nordest. Secondo i rilievi del Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), il sisma ha avuto ipocentro a 10,1 km di profondit… ed epicentro 36 km a nord di Bologna.
 ORE 4,04 LA TERRA TREMA A MODENA E IN PROVINCIA. La terra trema a Modena e in tutta la provincia. In città la gente si riversa per le strade e ci resta. Chi non è sceso in strada con la prima scossa della durata di una decina di secondi, si precipita pochi minuti dopo quando ne arriva una seconda leggermente meno potente.

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