Blog — 24 Giugno 2012

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/06/24/news/una-terra-da-baciare-1.5310961

Una terra da baciare

L’editoriale del direttore: “Sua Santità, sarebbe bello che voi baciaste questa terra che vi rispetta e vi accoglie”

di Enrico Grazioli
C’è bisogno di tutto nelle nostre città, nei nostri paesi disastrati dal terremoto: c’è bisogno del gesto come della parola, del pensiero prima dell’azione e insieme ad essa, della progettualità e anche della riflessione intima. Per questo è facile rispondere a chi (pochi per fortuna) in questi giorni si sono chiesti se c’è bisogno anche del Dalai Lama e del Papa, che da oggi a martedì quasi si scambieranno il testimone nel visitare le tendopoli e i resti delle case, delle chiese, dei monumenti, dei luoghi di lavoro e studio distrutti dal terremoto. C’è bisogno anche di questa straordinaria presenza, sì: della sua simbologia e del suo significato profondo di condivisione planetaria a una tragedia e a un desiderio di riscatto pronto e civile. Anche la spiritualità, anche la preghiera sono alimento prezioso, per qualcuno insostituibile, nella lunga e faticosa traversata che ancora attende le genti della Bassa e di tanta Emilia. È un bellissimo segno (oltre che un grande aiuto a tenere desta l’attenzione sull’Emilia martoriata)che siano due così alti riferimenti morali dell’umanità ad abbracciare chi si abbraccia qui nel dolore, nella frustrazione, nel senso di impotenza e smarrimento, nella caparbietà della speranza e dell’impegno a rinascere migliori. Per questo, qualunque cosa si creda o si abbia nel cuore, non deve sembrare una perdita di tempo, a nessuno, l’incontro che essi umilmente vorranno avere con la nostra comunità; non una messinscena la loro cura, la loro premura per le nostre ferite. Senza neppure bisogno di chiedere, come qualcuno bruscamente fa, che mettano mano al portafoglio delle offerte per un contributo tangibile: certo, strideva la pompa magna del palco che ha accolto Benedetto XVI a Milano nei giorni delle scosse più forti, a confronto con la polvere delle macerie, le lacrime dei sopravvissuti e il sudore dei soccorritori. Ma dal Vaticano, dai vescovi, dalle parrocchie, dalle associazioni, da tutti è già giunto e continuerà a giungere anche il sostegno concreto. Che da solo, a sua volta e viceversa, non basta. Sarebbe solo bello, Santità, che voi baciaste chinandovi, e la baciaste ancora, questa terra: che vi rispetta, vi accoglie commossa e però trema, ancora, nonostante tutto il nostro coraggio!

24 giugno 2012

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