L’Isola del Teatro, Scuola di specializzazione nelle arti sceniche, VII edizione Montresta (Or), 10-30 agosto 2009
Domani, domenica 30 agosto, chiude un festival della Sardegna lungo 20 giorniche ha portato teatro, musica, danza, letteratura, poesia, scienza, giochi e arti sceniche:ultimi appuntamenti dell’Isola del Teatro con l’antropologo premio Chatwin Marco Aime e la cantautrice Simona SalisUn festival lungo venti giorni, con un record di 4800 presenze (sino a venerdì 28 agosto), per 74 “occasioni di incontro”.
Questo il primo parziale bilancio del “L’Isola del Teatro & L’Isola Raccontata”, in chiusura domani, domenica 30 agosto, con i due appuntamenti di letteratura con l’antropologo Marco Aime (ore 22) e di musica con la cantautrice Simona Salis (ore 23), al teatro delle scuole elementari di Montresta (Or).«Nonostante i grandi nomi che sono arrivati in questo piccolo accogliente comune che è Montresta, non ci piace usare la parola “eventi”, con la quale si connotano in genere i fatti eccezionali fuori dalla vita di ogni giorno. Preferiamo parlare di “occasioni di incontro”, in quanto per tutto il festival abbiamo vissuto la quotidianità e il confronto tra identità differenti come un evento speciale» afferma Nicola Simeone dall’organizzazione “L’Isola del Teatro e L’Isola Raccontata”.
Proprio per un confronto sulle differenze, domani, domenica 30 agosto, alle ore 22, alle scuole elementari, Marco Aime – vincitore del premio Chatwin per la letteratura di viaggio – dialoga con i lettori sugli “Eccessi di cultura”, pubblicato nel 2004 da Einaudi. Parole come cultura, identità, etnia, razzismo ricorrono nei discorsi dei politici, sulle colonne dei giornali, nei dibattiti televisivi, con un’enfasi sulle presunte radici culturali che conduce a una crescente attenzione verso il locale e i localismi. Per Aime fissare un’identità significa renderla unica, escludere le altre ipotesi: è un’operazione politica che nasce da rapporti di forza. Si tratta di una denuncia contro l’attuale eccesso di attenzione alle culture, alle diversità, alle identità, con il rischio di un relativismo sovrabbondante che si potrebbe tramutare in una nuova maschera della discriminazione.
Chiusura musicale, alle ore 23, sempre nel teatro delle scuole, sulle note del del concerto “Janas e Dimonius”, un “contu de foghile” contemporaneo e accattivante narrato da Simona Salis, poliedrica artista isolana trasferita a Varese, accompagnata dalla chitarra di Gianluca Mallus e le percussioni di Alessandro Melis. Le leggende della tradizione orale sarda sono al centro di Janas e Dimonius, nuovo lavoro della cantautrice (Liberamusic, 2009, in uscita con un libro sulle leggende scritto dalla Salis). L’artista, con il suo debutto discografico, “Chistionada de mei”, è stata tra i cinque finalisti del Premio Tenco 2006 per le opere prime. Nel 2007 si è aggiudicata, come migliore interprete, il premio “Scrivendo canzoni”.
MOSTRE. Sono aperte sino alla fine del festival le mostre allestite a Montresta (10 alle 13 e dalle 17 alle 21, nelle scuole e nella libreria dell’Isola del Teatro). “La memoria della scena” è la mostra fotografica del teatro anni Ottanta di Enrico Fedi, mentre “A teatro” è dedicata ai costumi teatrali (a cura di Marco Nateri). Tutti gli aspetti ludici si possono ammirare in “L’isola dei giochi: giochi enigmi e rompicapo”, di Paolo Corso. Grande risalto poi all’architettura con il “Marmilla Landscape Lab Mar08”, a cura di Manuela Abis, Cesarina Siddi, Caterina Giannattasio, Carlo Atzeni, Salvatore Peluso. Ancora, dopo il bando per rinnovare la piazza di Montresta, i migliori progetti sono esposti nel “Concorso d’idee, progettazione piazza Raimondo Piras”. Infine, nel segno del recupero di materiali e tradizioni che rischiano di scomparire, spazio alla valorizzazione dell’artigianato locale con la mostra dei lavori in asfodelo, rafia e palma realizzati dalle donne di Montresta in “Intrecci”.
IL SALUTO AL PAESE DOMENICA. Il festival chiude il 30 agosto, ma il giorno successivo, riserva un omaggio al paese che ha accolto tutte le attività: lunedì 31 agosto, alle ore 22, (palco delle scuole elementari di Montresta) con la commedia della compagnia “Funtana Manna” intitolata “Pedru Bazzinu”. Prosegue, infine, anche il corso di nordic walking, con gli istruttori Angelo Corda e Anna Deiana, alla scoperta dei paesaggi incontaminati di Montresta.
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