Blog — 20 Giugno 2012
TERREMOTO, DANNI AL PATRIMONIO PUBBLICO PER 5,5 MILIONI Sono i costi stimati per i primi interventi a Modena su scuole ed edifici storici
Circa 700 controlli effettuati su oltre 300 edifici pubblici da parte di 70 tecnici comunali. E’ l’attività svolta a Modena nel corso delle ultime settimane per valutare i danni delle diverse scosse di terremoto. Nella seduta di oggi, martedì 19 giugno, la giunta comunale ha effettuato un primo approfondimento dei risultati di questi controlli e definito una valutazione economica dei costi per la messa in sicurezza e le riparazioni, già fatte o da realizzare nei prossimi mesi: cinque milioni e mezzo di euro.
I danni maggiori sono negli edifici storici, alcuni dei quali, come il Palazzo dei Musei, dovranno rimanere chiusi al pubblico ancora per diversi mesi, mentre le scuole sono tutte agibili, dai nidi alle medie, con una serie di interventi che dovranno essere realizzati nel corso dell’estate per consentire un regolare avvio dell’anno scolastico.
Inagibile è un’area del liceo psicopedagogico Sigonio in via Saragozza sulla quale sono in corso ulteriori approfondimenti, così come avviene sulle chiese e sui teatri. Rimane chiusa al pubblico per l’estate la biblioteca di scienze umane dell’istituto Sigonio: i volumi presi in prestito possono essere restituiti alla portineria di Corso Canalgrande 103 (biblioteca Delfini).
Inagibili, in attesa di interventi di messa in sicurezza, anche alcuni edifici pubblici come sala Gradoni, sala Canaletto, la sala polivalente di via Viterbo, la sala conferenze e il fabbricato colonico di via Panni, la palazzina scout del parco XXII aprile, il punto lettura di Cognento, il Garage net di via Viterbo.
Le verifiche su impianti sportivi e palestre sono ancora in corso, mentre rimane inagibile il parcheggio dell’ex mercato ortofrutticolo in via Ciro Menotti, così come l’ex Borsa merci in via Canaletto, il circolo Asl di via del Pozzo e il cimitero di Alberto vecchio. Gli altri cimiteri, pur con interventi da realizzare, sono tutti agibili. Agibili anche le case protette e gli altri edifici a valenza sociale, con la previsione di piccoli interventi di riparazione. Interventi sono previsti anche nell’area della Fiera.
archiviato come: Sindaco e giunta
http://www.comune.modena.it/salastampa/comunicati-stampa/2012/6/terremoto-danni-al-patrimonio-pubblico-per-5-5-milioni
Circa 700 controlli effettuati su oltre 300 edifici pubblici da parte di 70 tecnici comunali. E’ l’attività svolta a Modena nel corso delle ultime settimane per valutare i danni delle diverse scosse di terremoto. Nella seduta di oggi, martedì 19 giugno, la giunta comunale ha effettuato un primo approfondimento dei risultati di questi controlli e definito una valutazione economica dei costi per la messa in sicurezza e le riparazioni, già fatte o da realizzare nei prossimi mesi: cinque milioni e mezzo di euro.
I danni maggiori sono negli edifici storici, alcuni dei quali, come il Palazzo dei Musei, dovranno rimanere chiusi al pubblico ancora per diversi mesi, mentre le scuole sono tutte agibili, dai nidi alle medie, con una serie di interventi che dovranno essere realizzati nel corso dell’estate per consentire un regolare avvio dell’anno scolastico.
Inagibile è un’area del liceo psicopedagogico Sigonio in via Saragozza sulla quale sono in corso ulteriori approfondimenti, così come avviene sulle chiese e sui teatri. Rimane chiusa al pubblico per l’estate la biblioteca di scienze umane dell’istituto Sigonio: i volumi presi in prestito possono essere restituiti alla portineria di Corso Canalgrande 103 (biblioteca Delfini).
Inagibili, in attesa di interventi di messa in sicurezza, anche alcuni edifici pubblici come sala Gradoni, sala Canaletto, la sala polivalente di via Viterbo, la sala conferenze e il fabbricato colonico di via Panni, la palazzina scout del parco XXII aprile, il punto lettura di Cognento, il Garage net di via Viterbo.
Le verifiche su impianti sportivi e palestre sono ancora in corso, mentre rimane inagibile il parcheggio dell’ex mercato ortofrutticolo in via Ciro Menotti, così come l’ex Borsa merci in via Canaletto, il circolo Asl di via del Pozzo e il cimitero di Alberto vecchio. Gli altri cimiteri, pur con interventi da realizzare, sono tutti agibili. Agibili anche le case protette e gli altri edifici a valenza sociale, con la previsione di piccoli interventi di riparazione. Interventi sono previsti anche nell’area della Fiera.
archiviato come: Sindaco e giunta
http://www.comune.modena.it/salastampa/comunicati-stampa/2012/6/terremoto-danni-al-patrimonio-pubblico-per-5-5-milioni
a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Modena
Ufficio Stampa Comune di Modena
Via Scudari,20 – 41121 Modena
Tel.059/203.2444
Fax.059/2032442
e-mail: ufficio.stampa@comune.modena.it
TERREMOTO, GHIRLANDINA CHIUSA PER PRECAUZIONE Cancellate le aperture del fine settimana nell’eventualità di nuove scosse. L’architetto Cadignani precisa: “Per la Torre movimenti millimetrici, ma non preoccupanti”
La Ghirlandina resterà chiusa al pubblico fino alla fine del mese di maggio. La decisione di cancellare le giornate di apertura previste per sabato 26 e domenica 27 è stata presa in via precauzionale, a causa dei movimenti sismici ancora in atto. I controlli strumentali effettuati dopo i terremoti degli ultimi giorni hanno consentito di tenere sotto controllo i movimenti millimetrici della torre. “In particolare, con il movimento del pendolo, abbiamo rilevato una variazione dell’inclinazione della torre di 5,2 millimetri in direzione nord”, spiega l’architetto Rossella Cadignani del servizio Edilizia storica del Comune di Modena, responsabile dell’ultimo intervento di restauro sulla Ghirlandina.
“Si tratta di un movimento non preoccupante, di dimensioni sostanzialmente analoghe a quanto registrato in occasione del precedente sisma, a gennaio. Bisogna infatti tenere presente – chiarisce Cadignani – che la Ghirlandina compie movimenti millimetrici quotidiani, dovuti anche alle condizioni atmosferiche”. Nella giornata di mercoledì 23 maggio sono stati effettuati controlli straordinari che non hanno mostrato particolari anomalie, ma si è comunque decisa la chiusura al pubblico per evitare rischi in caso di ulteriori scosse, anche di lieve entità.
Dal 2003 la Ghirlandina è costantemente monitorata da una rete di strumenti che comprende, oltre al pendolo per valutare le variazioni dell’inclinazione, quattro piezometri per controllare il livello della falda acquifera, un termometro, un anemometro e quattro assestimetri, uno dei quali di recente installazione. Due distanziometri monitorano la stabilità degli archi che collegano la Torre al Duomo. All’interno della Cattedrale sono installati anche cinque misuratori di giunti biassiali e triassiali, tre assestimetri nelle absidi e uno nella parete nord, e infine due pendoli in corrispondenza dell’organo. L’attività di monitoraggio della Torre e del Duomo per controllarne il comportamento nel tempo è curata dal settore Lavori pubblici del Comune, assieme al Capitolo metropolitano.
archiviato come: Lavori Pubblici
http://comune.modena.it/salastampa/comunicati-stampa/2012/5/terremoto-ghirlandina-chiusa-per-precauzione
La Ghirlandina resterà chiusa al pubblico fino alla fine del mese di maggio. La decisione di cancellare le giornate di apertura previste per sabato 26 e domenica 27 è stata presa in via precauzionale, a causa dei movimenti sismici ancora in atto. I controlli strumentali effettuati dopo i terremoti degli ultimi giorni hanno consentito di tenere sotto controllo i movimenti millimetrici della torre. “In particolare, con il movimento del pendolo, abbiamo rilevato una variazione dell’inclinazione della torre di 5,2 millimetri in direzione nord”, spiega l’architetto Rossella Cadignani del servizio Edilizia storica del Comune di Modena, responsabile dell’ultimo intervento di restauro sulla Ghirlandina.
“Si tratta di un movimento non preoccupante, di dimensioni sostanzialmente analoghe a quanto registrato in occasione del precedente sisma, a gennaio. Bisogna infatti tenere presente – chiarisce Cadignani – che la Ghirlandina compie movimenti millimetrici quotidiani, dovuti anche alle condizioni atmosferiche”. Nella giornata di mercoledì 23 maggio sono stati effettuati controlli straordinari che non hanno mostrato particolari anomalie, ma si è comunque decisa la chiusura al pubblico per evitare rischi in caso di ulteriori scosse, anche di lieve entità.
Dal 2003 la Ghirlandina è costantemente monitorata da una rete di strumenti che comprende, oltre al pendolo per valutare le variazioni dell’inclinazione, quattro piezometri per controllare il livello della falda acquifera, un termometro, un anemometro e quattro assestimetri, uno dei quali di recente installazione. Due distanziometri monitorano la stabilità degli archi che collegano la Torre al Duomo. All’interno della Cattedrale sono installati anche cinque misuratori di giunti biassiali e triassiali, tre assestimetri nelle absidi e uno nella parete nord, e infine due pendoli in corrispondenza dell’organo. L’attività di monitoraggio della Torre e del Duomo per controllarne il comportamento nel tempo è curata dal settore Lavori pubblici del Comune, assieme al Capitolo metropolitano.
archiviato come: Lavori Pubblici
http://comune.modena.it/salastampa/comunicati-stampa/2012/5/terremoto-ghirlandina-chiusa-per-precauzione
a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Modena
Ufficio Stampa Comune di Modena
Via Scudari,20 – 41121 Modena
Tel.059/203.2444
Fax.059/2032442
e-mail: ufficio.stampa@comune.modena.it
Commenti recenti