Blog — 08 Agosto 2012
MATTINATA – Mattinata non dimentica il pericolo sempre incombente delle trivellazioni petrolifere al largo delle isole Tremiti e del Gargano. Per questo ha premiato con il prestigioso Premio Ambiente “Faraglioni di Puglia” il Comitato per la Difesa del Mare del Gargano, rappresentato per l’occasione dal presidente, il viestano Michele Di Carlo. Al suo fianco tra gli altri Raffaele Vigilante che coordina la rete dei movimenti, Primiano Schiavone, vicesegretario regionale di Ambiente e Vita, Marcello Amoroso e Francesco Bacchelli (Fare Ambiente).
La campagna di mobilitazione è iniziata due anni fa, quando arrivò il disco verde del governo dell’epoca per i sondaggi preparatori a poche decine di miglia dalla costa del Promontorio.
Una sciagura, per i certi danni ambientali ed economici al sistema turistico del Gargano, che diverse sigle e associazioni contrastano con vigore.Gli enti locali si dichiararono contrari, a partire dalla Regione Puglia. Alcuni di loro si sono spinti più in là e, come Vendola, hanno affidato i loro ricorsi al braccio della magistratura.
Ma la strada è tutta in salita perché queste autorizzazioni ministeriali scavalcano, per disposizione espressa di legge, il parere degli enti locali.
La battaglia continua. Per questo è ancora più encomiabile che uno dei Comuni più ricchi dal punto di vista ambientale, come Mattinata, abbia deciso di dare risalto a questa campagna che non si è mai interrotta. Eco il commento di Michele Di Carlo sulla premiazione che si è tenuta il 2 agosto scorso.
“Dedichiamo il premio – dice – ai numerosi cittadini che il 24 aprile del 2010 si diedero appuntamento sulla spiaggia di Lesina per iniziare una battaglia civile contro le prospezioni sismiche e le trivellazioni al largo del Gargano, coinvolgendo positivamente associazioni e istituzioni del territorio.
Non a caso il punto di ritrovo fu scelto a fianco del relitto della Eden V, nave arenata da circa vent’anni: quel luogo è il simbolo dei gravi danni all’ambiente e alla salute che uomini senza scrupoli e nefasti interessi multinazionali possono causare al nostro e ad altri territori.
Il premio ricevuto è il giusto stimolo per continuare con più forza l’opposizione alle trivellazioni petrolifere, agli sversamenti di rifiuti anche tossici, agli impianti eolici off-shore al largo del Gargano.
Credo che sia utile ricordare che il Comitato non ha mai aderito a partiti o movimenti politici, nel pieno rispetto delle posizioni dei cittadini che aderiscono a questa campagna di mobilitazione, che scavalca i tradizionali steccati della politica tradizionale. Nel nostro Comitato ci sono pure cittadini che sostengono battaglie civili spesso in opposizione a decisioni prese nelle sedi politiche e istituzionali.
Tra i nostri obbiettivi e quelli di altri gruppi che propongono semplicemente lo spostamento dei limiti territoriali dalla costa dove vietare prospezioni e trivellazioni petrolifere c’è una grossa differenza. Crediamo infatti che qualsiasi operazione di questo tipo, in un mare piccolo come l’Adriatico, sia un danno irreparabile per tutta la costa adriatica e per l’economia turistica e ambientale delle nostre zone. Sono concetti chiari che abbiamo trascritto in un documento inviato anche al ministro dell’Ambiente. Per questo ci riconosciamo nell’azione della Biennale
Habitat 2012 che, partendo da Taranto il 15 settembre 2012, sarà itinerante lungo tutti i paesi che si affacciano sulla costa adriatica con l’intento di promuoverla, valorizzarla e difenderla dai mille tentativi di aggressione.
8 agosto 2012
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