SAN FELICE. Rivara Gas Storage prova ancora a spostare Roma i processi amministrativi sulla vicenda del deposito gas. L’azienda ha infatti notificato a un “atto di opposizione” al ricorso al Presidente della Repubblica, presentato dai 5 Stelle per far annullare il via libera alle trivellazioni a Rivara. Il via libera era stato rilasciato dalla Commissione di Via e dal Ministero dell’Ambiente ad aprile 2012 e, dopo tante vicissitudini e promesse a vuoto, il Ministro Clini non lo ha mai revocato.
Fatto sta che il neo onorevole Vittorio Ferraresi, con Carlo Valmori e Benvenuto Razzaboni, hanno presentato un “ricorso straordinario” – l’unico ancora yemporalmente possibile – a Napolitano, contro quel via libera del Ministero. In realtà avrebbe deciso il Consiglio di Stato, non Napolitano. Ebbene, Grayson Nash (per fortuna che si era ritirato, abbandonando il progetto…) risponde attraverso un pool di noti avvocati, capitanati dal prof Eugenio Bruti Liberati chiedendo di traslare la questione da ”ricorso straordinario” alla “sede giuridizionale”, ovvero al Tar.
Il motivo è formalmente la possibilità di avere un contraddittorio, che nel primo caso non c’è. Ma la sostanza è che la partita resta apertissima anche su questo nuovo fronte giudiziario, l’ennesimo innescato dall’azienda, che ha già citato a giudizio davanti al giudice civile giornalisti e comitati per risarcimenti milionari e al Tar la Regione e il Ministero dello Sviluppo, per far annullare il diniego alle trivellazioni (diverso dal via libera dell’altro Ministero). Poi, come noto, ci sono altre indagini della magistratura penale, la prima per diffamazione , avviata quando il sindaco di Finale Soragni si sentì a sua volta offeso dalla lettera con cui l’allora Igm faceva l’elenco delle istituzioni che aveva incontrato ben prima che la notizia del deposito divenisse di domincio pubblico. Fatto sta che già con i primi due ricorsi al Tar l’azienda ha chiesto di spostare il procedimento a Roma, al Tar del Lazio. Con il controricorso Ferraresi, Valmori e Razzaboni dovranno depositare al Tar “competente” il loro ricorso, e lì si sposterà la nuova partita.
Sulla vicenda si registra intanto la presa di posizione dei due parlamentari del Pd Ghizzoni e Vaccari, più preoccupati di sindaci e politici che nei giorni scorsi avevano tradotto come addio a Rivara le nuove strategie annunciate in inglese dell’azienda (oggi si chiama Rgs, Rivara Gas Storage srl) alla borsa Londinese. I due deputati Pd hanno depositato alla Camera e al Senato (c’è anche la firma del neosenatore ed ex sindaco di Crevalcore, Broglia), una identica interrogazione in cui si chiede al ministro per lo Sviluppo e al ministro dell’Ambiente di “adottare un atto di definitivo diniego dell’autorizzazione dello stoccaggio gas di Rivara”.
Nel documento si ricordano gli atti della vicenda e la lunga opposizione al progetto dei parlamentari Pd, in accordo con le amministrazioni locali, segnalando proprio che al di là delle chiacchiere dei Ministri “atti istituzionali definitivi non ne sono mai stati adottati”.
Per parte sua Andrea Defranceschi, del Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna, segnalando la opposizione di Nash, ricorda invece che quando qualche giorno fa ammoniva sull’esultanza dei sindaci “venimmo accolti a sberleffi dal Pd locale, cui erano bastate quattro righe per credere che il progetto fosse stato accantonato. Dove sono adesso il sindaco Silvestri, Roberto Forni, o i parlamentari Pd? Hanno fatto una figura da cioccolatai», attacca Defranceschi in una lunga nota, passando anche sopra le righe. (ase)
23 marzo 2013
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