Poesie Poesie Verbali — 08 Novembre 2008
Che can can per una boutade volgarità
poesia di Nadia Cavalera
Che can can per una boutade volgarità
che pianificata voleva giusto catturare l’attenzione agognata
spostarla da chi ben la meritava piana di giada
su un livid’invidioso quaquaraqua
(: l’uomo inferiore disprezza e violenta la donna maggiore)
che per brogliosi intrighi di cui ancora paga i crediti
coi soldi molti di pantalone in marrone
sta ancora là
per poco
ma per me è un’infinità
Palazzo Bentivoglio, Modena 7 novembre 2008
news correlate
Quadila Festival 2025, su Libertà e tragedia
Luglio 10, 2025
Il progetto etico-estetico di Poevitàsia su FERMENTI n. 257
Maggio 18, 2024
Antonio Galateo, Eremita, a cura e traduzione di Nadia Cavalera
Ottobre 15, 2020
Speciale CLIC, per Marcella Continanza, luglio 2020
Luglio 07, 2020
Fermenti, n.250, “Ma io non lo dirò” sulla censura
Giugno 10, 2020
Omaggio a Nanni Balestrini, a cura di Luciana Gravina
Maggio 15, 2020
“oliAvi”, raccolta sull’olio a cura di Franca Battista
Febbraio 13, 2018




Scrittora. 
Commenti recenti