Blog — 16 Luglio 2012

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/07/15/news/il-mio-sismografo-ha-registrato-scosse-di-valore-piu-alto-1.5409654

«Il mio sismografo ha registrato scosse di valore più alto»

Il farmacista di Novi possiede strumenti indipendenti «Gli eventi del 29 maggio erano superiori a magnitudo 6»

di Serena Arbizzi

NOVI. Il sospetto che la magnitudo dei terremoti che hanno duramente colpito la Bassa fosse più alta del 5.9 decretato dalle fonti ufficiali ha attraversato almeno una volta ognuno degli abitanti delle zone dilaniate dal sisma.
All’estero sono tante le fonti arrivate a classificare addirittura fino a 7 l’intensità del sisma del 29 maggio, mentre la fonte ufficiale italiana l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, nonostante in molti abbiano manifestato perplessità, ha valutato che 5.9 – scala Richter – sia stata l’intensità massima raggiunta dalle scosse.
Unico soggetto indipendente con un sismografo posizionato proprio sull’epicentro della seconda, forte, scossa di terremoto, è il farmacista Giovanni Casari, da sempre appassionato astrofilo, noto anche come organizzatore di serate di divulgazione astronomica, con ben due sismografi per effettuare due tipologie diverse di misurazioni.
Uno dei due sismografi di Casari, infatti, è sensibile ai terremoti locali ed è tarato sul pendolo verticale, mentre il secondo serve per misurare quelli internazionali. Entrambi i sismografi erano installati nella soffitta dell’abitazione del farmacista in corso Marconi 70, sede anche della storica farmacia, attualmente inagibile, che ha costretto Casari a trasferirsi in un container vicino al centro storico.
Trasferimento che non ha impedito allo stesso Casari di portare con sé parte della documentazione che certifica rilevazioni diverse rispetto a quelle ufficiali sulla magnitudo del terremoto e le discrepanze riguardano in particolare la scossa del 29.
«Fino a due o tre giorni dopo il 20 maggio – racconta Casari – il mio sismografo che registra i terremoti locali registrava valori concordi con quelli ufficiali. Poi, dal 24 in avanti, le stime ufficiali che valutavano le singole scosse davano valori più bassi rispetto a quelli misurati da me e, secondo i miei calcoli basati sull’andamento di queste scosse, avevo intuito che l’epicentro si stava trasferendo a Novi».
«Il 29 la previsione si avvera e la scossa delle 9 del mattino viene misurata di un’intensità certamente superiore a 6 dal mio sismografo. Per l’esattezza, ricordo che quelle delle 13, che secondo le stime ufficiali sono state del 5.6, le ho rilevate del 6.2 ed erano esattamente sotto i miei piedi».
E non è finita. Anche per la scossa del 3 giugno che ha fatto completamente crollare la torre di Novi, Casari ha registrato dati diversi da quelli dell’Ingv.
«Il mio sismografo ha riportato 5.6 e non 5.1 per la scossa del 3 giugno – prosegue Casari – non mi so spiegare come mai i dati siano stati sottostimati, anche se questa rimane una mia opinione personale, suffragata, tuttavia da dati misurati scientificamente. C’è chi dice che l’intensità del sisma sia stata volutamente sottostimata per non ingenerare allarmismi o per frenare, in un momento in cui il deficit pubblico era già altissimo prima dei terremoti, i finanziamenti dallo Stato. Non so, prendo atto e basta. Ora, quello che vorrei sarebbe portare in salvo i sismografi imprigionati nell’osservatorio che ho in casa. Questi due mezzi erano ancora in funzione, ma ormai avranno finito la carta…».

16 luglio 2012

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