Blog — 29 Aprile 2012


Il   Lavatoio Contumaciale di Bianca Menna, in arte Tomaso Binga, per un affitto elevato e un contenzioso in atto rischia di perdere il locale di Piazza Perin del Vaga, 4, Roma, dopo 40 anni di attività gratuita a favore degli artisti, degli amici dell’Arte e di tutti coloro che avevano bisogno di un luogo dove esprimere idee e creatività.  
La sua animatrice lancia quindi un accorato S.O.S, invitado tutti a firmare la petizione in via di elaborazione, e a  diventare soci con una quota a piacere da accreditare su:
CREDITO ARTIGIANO,  Agenzia 10,   Via Orti della Farnesina, 88, 00135 Roma
Codice Iban  (EUR  IT   97  Z  03512  03210  000000000144  ARTI IT M2)

















Lavatoio contumaciale
Luogo d’incontro e di aggregazione tra le più antiche associazioni culturali del quartiere Flaminio e di Roma, il Lavatoio Contumaciale ha svolto, in questi 40 anni, una intensa attività, promuovendo, sin dall’inizio, manifestazioni e dibattiti sui diversi temi dell’attualità, della letteratura e della poesia, delle arti visive, del teatro, del cinema e dei nuovi media.
Ha visto passare, tra i giovani di allora, i nomi più importanti del Teatro e del Cinema di sperimentazione, dal Carrozzone alla Gaia Scienza, da Roberto Benigni (alle prime armi) a Edoardo Bruno, da Giorgio Gaslini a Vittorio Gelmetti, da Achille Bonito Oliva a Walter Pedullà,e della Letteratura e Poesia d’Avanguardia, da Arrigo Lora Totino a Elio Pagliarani, da Elio Filippo Accrocca a Iolanda Insana, da Amelia Rosselli a Dacia Maraini, da Alfredo Giuliani a Maria Luisa Spaziani, da Gianni Toti a Lamberto Pignotti, ecc.
Nel 2004, per i trenta anni del Lavatoio, con la manifestazione “La Cultura Oggi con i protagonisti di Ieri” e un catalogo generale, si è documentata tutta l’attività svolta dal Centro, spesso organizzata in collaborazione con altre Associazioni culturali o Enti rilevanti: Accademie di BB. AA., Università, Istituti di Cultura italiani e stranieri.
Collaborazioni, queste ultime, che hanno dato al Centro la possibilità di incontrare un pubblico nuovo e più giovane aperto all’indagine sulle nuove sperimentazioni determinate dalla rapida e continua evoluzione dei mezzi di comunicazione.

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