Modena ha fatto i conti danni per 5,5 milioni
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Il terremoto della Bassa è costato a Modena circa 5 milioni e mezzo di  euro. Il conto è stato fatto ieri dai tecnici dell’amministrazione che  in queste settimane stanno controllando tutti gli edifici pubblici. Un  conto molto salato che arriva in un momento in cui le casse municipali  sono ridotte all’orro. ecco perchè si confiderà nei fondi per le zone  terremotate. La situazione non è semplice e gli interventi di messa in  sicurezza potranno durare anche alcuni mesi. Al lavoro, sin dalla prima  scosse di trenta giorni fa, sono 70 tra architetti, ingegneri e altro  personale del Comune che hanno effettuato oltre 700 controlli per la  messa in sicurezza e le riparazioni su circa 300 edifici pubblici. Tra  questi stanno bene le scuole di ogni ordine e grado, dagli asili alle  superiori, anche se alcune necessitano di piccoli interventi da  realizzarsi nel corso dell’estate per potere essere definitivamente  pronti con l’inizio dell’anno scolastico a settembre. Per ora è  inagibile un’area del liceo psicopedagogico Sigonio di via Saragozza,  mentre resta chiusa nei prossimi mesi la biblioteca di scienze umane  dell’istituto Sigonio (i libri si possono riconsegnare alla Delfini).  Decisamente peggiore, purtroppo, la situazione per quanto riguarda  Palazzo dei musei e chiese. Tra queste ultime i problemi principali sono  alla cupola di San Biagio in via Emilia – restaurata pochi mesi fa – e  al Tempio dei caduti di rotonda Natale Bruni dove al tempo della prima  scossa i tecnici comunali avevano sostituito delle colonnine della  facciata. Il Palazzo dei Musei, soprattutto a causa della  sopraelevazione del XIX secolo che ospita all’ultimo piano la galleria  Estense è la struttura che sta peggio. I tecnici hanno riammesso in  alcuni uffici i dipendenti pubblici, ma la galleria statale resterà  chiusa fino all’autunno per le tante crepe presenti nei saloni. I  capolavori sono stati comunque messi in sicurezza, come ha raccontato il  soprintendente Stefano Casciu. Ci sono poi altre situazioni di  inagibilità: la sala Gradoni, la sala Canaletto, la sala i via Viterbo,  la sala conferenze al fabbricato colonico di via Panni, la palazzina di  parco XXII aprile, il punto lettura di Cognento, il Garage net di via  Viterbo. I cimiteri, a parte Alberto vecchio, sono agibili così come le  case protette sono in corso i controlli a palestre e impianti sportivi.  Inagibili infine il park del exmercato di via Ciro Menotti, l’ex Borsa  merci di via Canaletto, il circolo Ausl in via del Pozzo e interventi  sono previsti all’area della Fiera.
20 giugno 2012 
Stefano Luppi
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