Noi Rebeldìa 2014
L’ERIDENTITÀ
E ride l’identità sebbene torturata sfregiata martoriata
nell’epocale frullatore esiziale che in tumido raggiro di chiave
(orsù non fa male) ti vuole piallar’omologar’annullare:
sei robot choc offerta clip tot in carne di spettatore dei signori
padroni soli detentori dei sogni coi coglioni gessati a fiori
eridentità seidentità saraidentità di un’eredità malata
che lentamente corrode il corpo gigante di un popolo decrepito
e bellissimo nella coscienza di essere sopravvissuto solo
per indossare la maschera lacrimosa di un attore all’ultima recita
e il fragore di un applauso senza ritorno
non è una dimora della mente, l’i-cloud non sogna
è colonia di scacchi, un gelo di mercurio rio biobit
febbri di bassa intensità ondeggiano densità di sgherri
e guerra verdeggiano vortici computing cloud
e “ground zero” in mora centrano l’identità a sacco
messi in mezzo nel medium diventato l’elemento
non strumento – in rete grandi fratelli crescono
(sradicamenti senza i-i-ironia?)
sbriluccicano “ii” – ahi I – però proprietà altrui
prima che la nuvola si dissolvesse in arida pioggia
l’eredità perduta ha smarrito l’io nel network di specchi elettronici.
Sono un altro e mi assomiglio solo parzialmente con mente parziale
partita da lontano ed ora connessa, a sua insaputa, ad ignote spie
ignote mignotte che la scoprono e la svendono al più ricco maiale
ma sto lontano dall’intrappolante rete e salvo il sé da maniaci e politici
io so chi sono e non me ne rammento
nel momento cruciale in cui de-tono e la mia mente
è spogliata da ogni orpello e da ogni sogno,
eppure c’è chi mi vuole derubare di questa prospettiva
deludente e mi arpiona in un disegno lurido e demente
tra la teologia e la tecnologia le differenze sono soltanto
(de)gradazioni (e differance) della medesima mania
i Robodroni monopolizzano tutti i cervelli del Virtual World
Qui si fa cybersexo estremo con malesseri che urlano:
all’armi siamo web-feticisti, terror dei normotipi
che si accostano all’adulterio come alla prima comunione
qui & ora i ricchi sorridono a denti stretti i poveri tentano
prove di sopravvivenza o si impiccano l’asse terrestre
è pericolosamente incrinato l’asse del mondo ridotto a panna
montata inacidita qualcuno ancora chiede dove sia la sinistra
irridenti e forse eridenti, corrosi nell’ idem, già erosi cosí
dalla poematica specie, in triangoli alieni, o forse in cerchi
concentrici adunque attorno ad un nulla, non riscontrabile
del resto, nei cincischiamenti allotropi e senza oggetto
da felici e sfruttati nelle prossemiche algide frange di testo
l’aria, artiglio avvinto alla bocca in volute
ritorte, ancore, ami. Neri uccelli intontiti,
una versiera triste, fiori bruni, spettri usciti
da un quadro sostano alla finestra, mute
presenze di una casa senza luci che s’inginocchia […]
cornice aperta nel buio della stanza:
rumori di stoviglie in lotta con ronzii rapidi ticchettii
uomini senza volto masticano parole
– chi restituirà il maltolto? – balenano luci led
su abbozzi d’occhi bocche orecchi
…….
Il soggetto poetico collettivo e anonimo “Noi Rebeldía 2014.0”
e le regole di partecipazione
“Noi Rebeldía” è il nome di un soggetto collettivo poetico che si sperimenta nella costruzione di un testo collettivo poetico comune e in rete. Un’operazione costruttiva dove il soggetto e la soggettività singolare del singolo poeta, chiamato a partecipare, si presenta come “io noi”, ovvero una voce che parla con la voce del gruppo. Un’intelligenza e una volontà collettiva che, allegoricamente attraversate e motivate da un “disinteresse-interessato” per il “bene comune” e la “poesia bene comune”, sono orientate a una produzione poetica in cui le scelte estetico-simboliche e/o linguistico-semiotiche siano “sema” etico-politico e antagonismo sociale, e la potenza d’uso della poesia, della lirica, non sia più deprivata dell’impegno.
Del fare poesia e “lirica” dell’impegno comune, il soggetto po(i)etico “Noi Rebeldía”, praticando due diverse procedure – la prima proponendo innesti a partire da un testo già compiuto; la seconda dalla proposta di un incipit di 5 versi che altri 11 partecipanti, muovendosi all’interno del nucleo semico proposto come significanza pratica essenziale, dovevano proseguire con altri innesti di 5 versi ciascuno –, ha dato prova di fattibilità con WE ARE WINNING WING (“Noi Rebeldìa 2010”: retididedalus.it) e L’ORAZERO (http://www.retididedalus.it/Archivi/2013/maggio/LUOGO_COMUNE/4_multitesto.htm).
L’ora zero, come è stato per We are winning wing, è messo online su www.retididedalus.it, e proposto, ad altri siti e blog di poesia (italiani e non italiani).
Oggi, 2014, l’esperienza e la sperimentazione del “Noi Rebeldía”, il soggetto po(i)etico collettivo e anonimo, continua a proporre l’impegno e la sfida sia raccogliendo altre adesioni nella rete, sia trovando altri siti per mettere in video e ascolto il maturato della propria azione poetica “comune” e conflittuale. I testi collettivi anonimi, compreso l’incipit iniziale, saranno di 11 lasse ognuno.
Ogni gruppo che condivide l’esperimento e partecipa come “Noi Rebeldía” deve rispettare le regole seguenti: 1) la composizione deve coinvolgere 11 poeti diversi; 2) ogni lassa (delle 11 finali) deve avere solo 5 versi; 3) il poeta che prende l’iniziativa e contatta gli altri terrà in serbo i nomi di ciascuno e non li renderà pubblici; 4) una nuova composizione, dove nasce una nuova iniziativa, se si vuole, può prelevare una sola lassa di 5 versi dai testi già in rete e sviluppare un nuovo testo di 11 lasse (coinvolgendo naturalmente solo altri 10 poeti diversi); 5) ogni pubblicazione deve essere firmata (cfr. eventualmente il sito di Nadia Cavalera) come segue: Noi Rebeldía 2014.0.1 seguito dall’indirizzo (url o bolg) ospitante; 6) se lo stesso sito ospita un altro testo la numerazione deve essere progressiva: Noi Rebeldía 2014.0.2 + l’indirizzo (url o bolg) ospitante. Ogni iniziativa è invitata al rispetto delle regole proposte. Si prevede anche la possibilità di un’edizione cartacea dei lavori, rendendo pubblici tutti i nomi (ma senza legarvi la paternità o maternità delle singole lasse; le versioni rimarranno sempre come testi collettivo-anonimi). Ogni poeta che prende l’iniziativa, nel contattare gli altri, è opportuno che comunichi quanto alle regole.
Noi Rebeldía in rete:
- www.retididedalus.it “Noi Rebeldìa 2010”: we are winning wing)
- www.retididedalus.it (“Noi Rebeldìa 2010.1.1”; we are winning wing
- http://www.retididedalus.it/Archivi/2013/maggio/LUOGO_COMUNE/4_multitesto.htm(Scritture collettive-L’ora zero)
- http://www.retididedalus.it/sommario%20sito.htm (Scritture collettive-L’incesto politico)
- https://www.nadiacavalera.it/news/2014/lampedusa-degli-sbarchi.html
- https://www.nadiacavalera.it/news/2014/dalle-terre-mafiomorre-testo-collettivo-anonimo.html
- Noi Rebeldìa 2014.0.3.https://www.nadiacavalera.it. VITA INACTIVA, testo collettivo anonimo
- http://www.levania.it/index.php?option=com_content&view=article&id=39:esperantilla-testo-collettivo-anonimo&catid=17&Itemid=144 (Esperantilla)
- http://www.levania.it/index.php?option=com_content&view=article&id=36:europa-gossip&catid=16&Itemid=143
- http://www.argonline.it/index.php?option=com_content&view=article&id=744:il-patto-matto&catid=5:pezzi-di-vetro-versi&Itemid=27(IL PATTO MATTO).
- http://www.poesia2punto0.com/2014/04/07/noi-rebeldia-2014-testo-collettivo-anonimo/ (FOEMINA, aprile 2014)
- http://retroguardia2.wordpress.com/2014/05/04/noi-rebeldia-2014-01-cittadinanza-apolide-testo-collettivo-anonimo/
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